Ospedale di Taormina, Ugl: "Grave crisi della sanità pubblica, sistema a rischio collasso"
di Redazione | 30/01/2024 | ATTUALITÀ
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Rimane al centro del dibattito il depotenziamento dell’ospedale “San Vincenzo” di Taormina. Ugl Salute Messina con il segretario Fabrizio Denaro, insieme alla sede territoriale con il segretario Tonino Sciotto, interviene per denunciare le condizioni della struttura: “In questi giorni si è alzato forte in grido di allarme e da più parti viene segnalata una situazione di grave difficoltà - esordiscono - con lunghe code al pronto soccorso e attese interminabili, cronica mancanza di medici e di personale, reparti chiusi o a mezzo servizio. Il ‘San Vincenzo’ ha quasi 30.000 accessi annui al pronto soccorso - ricordano - oltre ad importanti reparti d’eccellenza come Oncologia e Cardiochirurgia pediatrica, che da questa situazione potrebbe subire ricadute non positive”. Ugl Salute ritiene tra l’altro non più rinviabile l’insediamento di un posto fisso di Polizia a tutela degli operatori sanitari del pronto soccorso, spesso oggetto di aggressioni. “Se anche da un ospedale, dal bacino di utenza e dell’importanza come quello di Taormina arrivano segnali di questo tipo - scrivono Denaro e Sciotto - possiamo solo certificare la grave crisi della sanità pubblica in provincia, che sembra non avere fine. La mancanza di personale sanitario rappresenta un elemento comune al quale bisogna trovare rapidamente una soluzione, appare paradossale che contemporaneamente al Policlinico siano sul punto di perdere il lavoro 50 tra infermieri professionali e Oss: da un lato mancano e da un altro sono in esubero, forse c’è stato un cortocircuito o, meglio, è venuta a mancare un’attenta programmazione”. Il sindacato sottolinea come la situazione di Taormina sia la stessa di altri ospedali della provincia: la rete ospedaliera assegna reparti, specialità e posti letto ma parte di questi restano non attivi per mancanza di personale o per l’impossibilità delle aziende di assumere per il raggiungimento dei tetti di spesa per l’assunzione (fermi al 2004) non proporzionati con quanto determinato dalla rete ospedaliera. Una situazione che rischia di far collassare il sistema. “In questo contesto è fondamentale l’impegno di Governo e ministro della Salute per eliminare i tetti di spesa - conclude l’Ugl - è chiaro che i nuovi manager delle Aziende sanitarie della provincia dovranno rilanciare la sanità pubblica riportando la fiducia ai cittadini e agli operatori sanitari”. Lunedì 5 febbraio, alle ore 16, verrà discusso in Consiglio comunale l’ordine del giorno urgente presentato dal gruppo di minoranza sulla situazione dell’ospedale.