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Parco dell’Agrò e Cnr: una sinergia per lo sviluppo energetico del territorio
di Andrea Rifatto | 23/12/2014 | ATTUALITÀ
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Santino Mastroeni, Salvatore Freni e Marco Saetti
Un accordo dai contenuti importanti che punta ad agevolare il salto di qualità che potrebbe risultare decisivo. A siglarlo stamane, nella sala conferenze dell’Abbazia dei Santi Pietro e Paolo d’Agrò, il Comune di Casalvecchio Siculo, quale ente capofila del Parco dell’Agrò, rappresentato dal sindaco Marco Saetti, e l’Istituto di Tecnologie Avanzate per l’Energia (Itae) “Nicola Giordano” di Messina, afferente al Consiglio Nazionale delle Ricerche, presente con il direttore Salvatore Freni. L’incontro ha avuto come scopo la firma di una convenzione utile ad individuare gli obiettivi e le azioni da intraprendere per definire e realizzare iniziative congiunte finalizzate alla promozione, allo sviluppo e alla applicazione di tecnologie energetiche innovative, delle fonti energetiche rinnovabili e di tutti i sistemi per il contenimento dei consumi e per l’uso razionale dell’energia nei nove centri della vallata coinvolti. Elementi che andranno a costituire il masterplan di sviluppo del Parco dell’Agrò, basato, oltre che sui contenuti storico-culturali ed emozionali, sullo studio dell’ambiente, delle energie e delle tecnologie. E la richiesta di supporto dell’Itae, e quindi del Cnr, risponde proprio all’esigenza di dare risposte qualificate nell’ambito di una collaborazione fattiva per elaborare e sviluppare interventi innovativi per edifici ed infrastrutture, studiando le forme più opportune per la definizione e lo sviluppo di iniziative tese a risolvere specifiche esigenze del comprensorio relativamente alle applicazioni delle tecnologie energetiche innovative a basso impatto ambientale.
La convenzione, formata da 12 articoli, avrà la durata di tre anni e non comporterà alcuna spesa per i due Enti sottoscrittori. “Un gesto di attenzione dell’Istituto verso il nostro territorio – ha evidenziato il sindaco Saetti – che deve servire da stimolo verso una maggiore conoscenza dei sistemi e delle innovazioni che possono incentivare lo sviluppo della vallata”. Conoscenze tecniche che potranno essere utili al percorso intrapreso dal Parco, con cui l’ing. Freni, accompagnato dai ricercatori Stefano Cavallaro e Agatino Nicita, si è detto fiero di poter collaborare. Il nodo cruciale è riuscire a fare sistema per capire come progettare il futuro, come sottolineato dal geometra Santino Mastroeni, coordinatore del tavolo tecnico per il Parco dell’Agrò: “Per la prima volta una struttura come il Cnr incontra il territorio per avviare un laboratorio desideroso di trovare soluzioni innovative. Un’area – ha spiegato – che nasconde diverse peculiarità che vanno riscoperte”. Le attività tecnico-scientifiche si svolgeranno secondo specifici piani attuativi concordati tra le parti. Si punta alla diffusione di forme e modalità volte ad incrementare l’efficienza e il risparmio energetici, alla diffusione e all’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili ma anche a partecipare congiuntamente a programmi di ricerca e sviluppo, di trasferimento tecnologico e di formazione. Sostegno all’iniziativa è arrivato anche dall’Unione dei Comuni delle Valli Joniche dei Peloritani, rappresentata dal presidente del Consiglio Fabio Orlando, e da tecnici ed esperti del territorio, il cui contributo sarà vitale per raggiungere gli obiettivi. Presenti inoltre gli assessori Saverio Palato per il Comune di Furci Siculo e Antonella Papa per Sant’Alessio Siculo.
Bisognerà, dunque, recuperare trent’anni di immobilismo, anche se non sarà facile: proprio per questo, come sottolineato dall’architetto Orazio Truglio, servirà un impegno straordinario degli amministratori per valorizzare tutte le ricchezze silenti della Valle d’Agrò e spezzare ogni diffidenza. Le premesse sembrano le migliori: se questo "approccio scientifico" porterà dei frutti è ancora presto per dirlo.