Giovedì 21 Novembre 2024
Respinto il ricorso cautelare. Il Comune di S. Teresa avvia l'iter di acquisizione


Parco "Divina Misericordia", altro no dal Tar a don Broccio: si attende la prima sentenza

di Andrea Rifatto | 19/01/2020 | ATTUALITÀ

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La chiesa realizzata a Ligoria

Arriva un altro no dalla giustizia amministrativa alla richiesta del sacerdote Francesco Broccio (parroco delle frazioni di Savoca) di sospendere l’ordine di demolizione emesso dal Comune il 24 maggio dello scorso anno (e il diniego del permesso di costruire in sanatoria del 9 agosto) per tentare di salvare le opere abusive realizzate all’interno del “Parco della Divina Misericordia” in contrada Ligoria a Santa Teresa di Riva. La Terza Sezione del Tar di Catania (presidente estensore Daniele Burzichelli, consiglieri Giuseppa Leggio e Diego Spampinato) ha rigettato per la seconda volta con un’ordinanza il ricorso cautelare presentato dal legale di Broccio, l’avvocato Francesca Ferro, per ottenere l’annullamento degli atti previa sospensione dell’efficacia, integrato dal ricorso per motivi aggiunti che puntava a far sospendere anche il provvedimento emesso il 28/29 ottobre dal Comando di Polizia municipale con il quale è stata accertata l’inottemperanza all’ordine di demolizione di quattro edifici, tra cui una chiesa (inutilizzata da qualche mese come il resto delle strutture contestate), per un totale di 3.000 metri cubi. Il Tar ha ribadito come “nel caso di impugnazione di un ordine di demolizione o di accertamento dell’inottemperanza all’ordine di demolizione non sussista il prescritto requisito del pregiudizio grave e irreparabile, il quale potrà semmai dipendere dall’emanazione di provvedimenti ulteriori, come l’acquisizione del bene o l’esecuzione in danno”, in quanto “l’ordine di demolizione e l’inottemperanza alla demolizione non determinano ‘ipso iure’ la perdita della proprietà, risultando necessaria l’emanazione di un provvedimento amministrativo che definisca l’oggetto dell’acquisizione”.

Già il 10 ottobre i giudici amministrativi si erano espressi in questi termini e poi l’11 dicembre anche il Cga di Palermo aveva respinto la richiesta di sospensione degli atti del Comune, chiedendo al Tar di fissare l’udienza di merito per affrontare il ricorso, che si terrà nelle prossime settimane per arrivare ad una prima sentenza sulla vicenda che stabilirà se annullare o meno l’ordinanza di demolizione. L'accertamento dell'inottemperanza alla ingiunzione a demolire ha dato comunque il via alla procedura di acquisizione del complesso di Ligoria al patrimonio immobiliare del Comune, in quanto si tratta di un atto che costituisce titolo per l'immissione in possesso e per la trascrizione nei registri immobiliari. L’Ufficio tecnico comunale, constatata l'inottemperanza, dovrà quindi irrogare una sanzione amministrativa pecuniaria di importo compreso tra 2mila e 20mila euro e se l’acquisizione venisse confermata, le opere andranno demolite, a meno che il Consiglio comunale non dichiari l'esistenza di prevalenti interessi pubblici per tenerle in piedi.

Più informazioni: abusi parco della divina misericordia  


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