Martedì 04 Febbraio 2025
Partecipazione al bando per le aree dismesse o in disuso con investimenti dei privati


Parco giochi e palazzo polifunzionale, Santa Teresa propone al Governo un piano ambizioso

di Andrea Rifatto | ieri | ATTUALITÀ

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Il terreno in disuso accanto al Ccr

Sarà presentato un ambizioso piano di sviluppo dall’Amministrazione comunale di Santa Teresa di Riva per partecipare al bando pubblico della Presidenza del Consiglio dei Ministri per la selezione di piani di Sviluppo in aree dismesse o in disuso. Nelle scorse settimane il Comune ha diramato un avviso rivolto agli investitori privati per ricevere proposte di partenariato per la riqualificazione di sette siti pubblici tra terreni ed edifici e alla scadenza del termine ha ricevuto adesioni per due aree attualmente inutilizzate, ossia il terreno in contrada Catalmo (accanto il Centro comunale di raccolta rifiuti) e l'area demaniale sulla sponda sinistra del torrente Agrò. La commissione di valutazione delle proposte, formata dal direttore dell’Area Tecnica geometra Francesco Pagano, dall’ingegnere Domenico Musiano e dalla segretaria comunale Rossana Giorgianni, le ha giudicate ammissibili e valutate positivamente per attestare la reale possibilità che il piano complessivo, da presentare al Governo, possa essere un volano di attrazione di investimenti privati volti al rilancio economico del la comunità territoriale, specificando che qualora l’iniziativa dovesse essere finanziata l’individuazione dei partner privati avverrà secondo il Codice degli appalti e dunque le proposte d’investimento non vincolano in alcun modo l’Amministrazione. Le opere pubbliche da realizzare inserite nella proposta sono due: “I giardini della rinascita-Parco Robinson”, un grande parco urbano per lo svago lo sport ed il tempo libero sulla sponda del torrente Agrò, già presentato al Governo nel 2022 con uno studio di fattibilità tecnico-economica da 2 milioni 805mila 893 euro ma non finanziato nell’ambito delle proposte di rigenerazione urbana, un obiettivo che il Comune non ha abbandonato tanto che di recente è stata affidata la redazione della progettazione esecutiva all’architetta Maria Serena Spadaro di Savoca, in collaborazione con l’Ufficio tecnico comunale. 

Il secondo progetto riguarda la costruzione di un fabbricato a tre elevazioni fuori terra da utilizzare come centro direzionale, uffici, spazi co-working e altri usi, oltre al piano cantinato destinato a parcheggio, nel terreno accanto al Ccr, che si estende su una superficie di 1.890 metri quadri, acquistato nel 2017 dal Comune al prezzo di 190mila 530 euro (oltre spese per un totale di circa 230mila euro) dalla società “Ing. Paolo Arcovito Costruzioni Srl”, che nel 2007 ha realizzato la lottizzazione dando vita al “Polo artigianale Val d’Agrò”. Un’operazione allora formalizzata in base a un accordo che ha portato la società, in cambio dell’acquisto del terreno, a non proseguire il ricorso al Tar di Catania contro il Comune per una controversia legata all’utilizzo dell’area del Ccr, che secondo i proprietari era vincolata a parcheggio a servizio dei lotti artigianali realizzati più a monte e dunque non poteva ospitare il centro rifiuti. Il Piano di investimento ammonta complessivamente a circa 15 milioni di euro, mentre l’importo massimo del finanziamento concedibile dal Governo è pari a 10 milioni di euro ma si punta ad integrare la quota mancante con altri finanziamenti e risorse.


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