Pass disabili fotocopiati ed esposti sulle auto, "furbetti" in aumento nella zona jonica
di Andrea Rifatto | 28/07/2021 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 28/07/2021 | ATTUALITÀ
2903 Lettori unici
Un pass su un'auto senza numero e ologramma
L’utilizzo irregolare dei contrassegni per disabili durante la sosta è ormai una cattiva consuetudine che spopola in tutto il comprensorio jonico, dove molte autovetture espongono il tagliando per sostare gratuitamente nelle zone a pagamento, o peggio ancora occupano gli stalli riservati, senza che il diversamente abile sia effettivamente a bordo come prescritto dalla legge. Ma da qualche tempo gli automobilisti furbetti hanno escogitato un altro trucco per aggirare ulteriormente le regole e continuare indisturbati a circolare e parcheggiare senza limitazioni. A Santa Teresa di Riva, così come a Furci Siculo e Roccalumera, comuni dove abbiamo constatato l’esistenza di questo fenomeno che sicuramente interessa anche altri centri, dilagano infatti i pass disabili fotocopiati, ossia duplicati fotostatici, in tutto simili agli originali ma spesso senza numero di identificazione e data di rilascio, utilizzati in maniera disonesta senza che se ne abbia il diritto. Il possessore del tagliando blu europeo, infatti, spesso possiede più veicoli e dunque riproduce una o più copie del contrassegno che poi espone su altri mezzi di sua proprietà o dei familiari, o peggio ancora dandolo in uso ad amici a parenti, in modo da consentire a più persone contemporaneamente di circolare e sostare con la stessa autorizzazione, in deroga alle prescrizioni di legge, o magari lasciare perennemente l’auto sotto casa in uno stallo con strisce gialle, riservato ai portatori di handicap. La legge consente infatti il rilascio di un solo pass per ogni disabile, ma ormai è scattata la “moda” di recarsi in tipografia per chiedere la fotocopia a colori del tagliando e la plastificazione, ottenendo in pochi minuti e con una spesa di soli cinque euro il documento in copia. Una pratica scorretta oltre che illegale, visto che se l’utilizzo improprio dei permessi regolari è soggetto alla sanzione amministrativa, la loro falsificazione può invece essere punita penalmente e diverse sentenze della Corte di Cassazione hanno chiarito come rientrino in tali fattispecie anche le fotocopie a colori realizzate e utilizzate come fossero originali da parte del titolare del regolare permesso; non sono soggette a procedimento penale, invece, le fotocopie esposte come tali e prive di timbri di autenticazione, in quanto non hanno alcun valore documentale e quindi non mettono neppure al riparo l'utilizzatore da eventuali sanzioni per divieto di sosta. Il contrassegno per disabili, tra l’altro, è munito di un ologramma anticontraffazione di colore argento riflettente che ne attesta l’autenticità, ma quando viene fotocopiato l’ologramma perde le caratteristiche originali e si presenta come una semplice stampa. Non sempre, però, agenti della Polizia locale e ausiliari della sosta riescono a distinguere un pass originale da uno fotocopiato e i furbetti contano proprio sulla difficoltà a stabilire l’autenticità o meno del tagliando esposto sul cruscotto per continuare a farla, franca rischiando però una stangata qualora venissero scoperti.