Giovedì 21 Novembre 2024
I sindaci hanno deciso di non assumersi le responsabilità della riapertura


Passerella tra Furci e Roccalumera, stop dal Genio civile: rimarrà chiusa

di Andrea Rifatto | 11/06/2016 | ATTUALITÀ

3513 Lettori unici | Commenti 4

La passerella tra Furci e Roccalumera

La passerella di collegamento tra i lungomari di Furci Siculo e Roccalumera rimarrà chiusa. La decisione è stata assunta dai sindaci Sebastiano Foti e Gaetano Argiroffi, che hanno stabilito di comune accordo di non consentire il transito di veicoli e pedoni neanche nella stagione estiva dopo aver preso atto della comunicazione giunta dal Genio civile di Messina, nella quale viene specificato che non verrà autorizzata l’apertura dell’infrastruttura. Sulla passerella vige infatti un’ordinanza di demolizione firmata dall'ingegnere capo del Genio civile, Leonardo Santoro, in seguito all'ondata di maltempo del 9 e 10 ottobre dello scorso anno, quando il torrente Pagliara esondò sulla sponda furcese a causa dal rallentamento del normale flusso delle acque verso il mare provocato dalla presenza dell'infrastruttura. L’opera, realizzata nel 2004 nel letto del torrente Pagliara per mantenere il collegamento durante i lavori di messa in sicurezza del ponte che sorge poco più a monte, sulla Statale 114, aveva carattere provvisorio e sarebbe dovuta essere rimossa una volta riaperta la Statale. Ultimati i lavori di consolidamento del ponte, l’Anas aveva però proposto ai sindaci dei due centri di prendere in gestione la passerella con l’obbligo di curarne la manutenzione e il 18 dicembre 2013, nel corso di un tavolo tecnico presso l’assessorato regionale delle Infrastrutture, i due Comuni si sono impegnati alla corretta e puntuale manutenzione dell’opera, che fino allo scorso anno è stata riaperta alla circolazione durante i mesi estivi, nel periodo 1 giugno-30 settembre, svolgendo una preziosa funzione di decongestionamento del traffico tra Furci e Roccalumera.

Dopo l'alluvione dello scorso ottobre il Genio civile ha però nuovamente sollecitato la demolizione del manufatto, in quanto costituisce un “tappo” che mette a rischio l’incolumità dei due centri abitati. Il provvedimento di riapertura avrebbe comportato dunque l’assunzione di tutte le conseguenti responsabilità civili e penali da parte dei sindaci Sebastiano Foti e Gaetano Argiroffi, che hanno deciso di mantenere chiusa la passerella evitando così di reiterare una inadempienza pregressa considerata l’esistenza dell'ordinanza di demolizione. I due Comuni si attiveranno comunque per ripulire il letto del torrente e le canne metalliche sui cui poggia l'infrastruttura, in modo tale che eventuali piogge non siano fonte di rischio per la pubblica incolumità.  


COMMENTI

incazzato | il 11/06/2016 alle 18:43:12

maaaaaaa... tanto questi "GENI CIVILI" mica stanno qua in estate a patire i disagi di una circolazione stradale triplicata quindi visto che non serve a nulla che venga demolita e basta prima di settembre almeno saremo in sicurezza

Pippo Sturiale | il 11/06/2016 alle 23:23:29

Va demolita perccché rappresenta un pericolo!? Allora la si demolisca subito ... non vogliamo morti. Ma se non si demolisce SUBITO, se non ci sono già i soldi per farlo allora la si tenga aperta in estate fino alla demolizione. Il fatto che resti chiusa è illogico ... quindi da pazzi.

Carlo Barbera | il 12/06/2016 alle 07:58:57

Se il Genio Civile ne ha ordinato la demolizione e i comuni non riescono a gestirne la manutenzione, cosa si aspetta a demolirla? Era ovvio, direi al "genio" Santoro, che quella passerella avrebbe comportato una barriera per le acque del torrente, così chi l'aveva costruita doveva provvedere a demolirla subito dopo la riapertura del ponte. Dunque per arrivare da San'Alessio ad Alì Terme ci si impiega, in momenti normali una mezzora, in momenti di traffico anche un'ora. Certamente la passerella è un pericolo e continua ad essere, perchè le transenne sistemate davanti ai due imbocchi possono comunque essere eluse dai pedoni e dai ciclisti. Vorrei qui ricordare che, per esempio, quella stradina che veniva tracciata, abusivamente, tutti gli anni all'altezza della frazione Calcare, avrebbe potuto salvare molti abitanti di Sparagonà, a Santa Teresa, dal collasso durante gli ultimi mesi, in cui i lavori per la metanizzazione hanno veramente creato grande disagi. Ora finisce la metanizzazione e comincia il passaggio dei cavi per la fibra ottica. Ma già, il demanio Fluviale non permette il passaggio nei torrenti e chi passa lo fa a proprio rischio e pericolo. Ma quale rischio?

Santino Scarcella | il 12/06/2016 alle 08:01:02

Quanti soldi pubblici buttati al vento!!! Quando lo si poteva fare non lo si è fatto: UNIRE I S. Alessio con Ali' Terme con strutture più sicure ed importanti!!! SIAMO RIMASTI TRENT'ANNI INDIETRO DA TUTTI I PUNTI DI VISTA E SPECIALMENTE DA QUELLO TURISTICO!!! Mah

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