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Patrimonio Unesco, presentato il progetto per "Taormina, Naxos, Valli d'Alcantara e Agrò"
di Andrea Rifatto | 03/08/2014 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 03/08/2014 | ATTUALITÀ
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L'abbazia di S. Pietro e Paolo nel territorio di Casalvecchio Siculo
Va al suo posto un altro importante tassello dell’iter orientato a giungere al riconoscimento dei territori di "Taormina-Valli d’Alcantara e d’Agrò” nel Patrimonio mondiale dell’Umanità dell’Unesco. Nelle scorse settimane, in seguito al lavoro svolto dal Comitato Scientifico e d'Onore costituito all’interno del coordinamento tra gli enti interessati all’iniziativa, dal Parco Fluviale d'Alcantara e dal costituendo Parco d'Agrò, è stato consegnato ai competenti uffici della Regione Siciliana il documento di prefattibilità per il Piano di Gestione del sito "Taormina, Naxos, Valli d'Alcantara e d'Agrò", finalizzato alla candidatura nella prestigiosa lista del patrimonio Mondiale dell'Umanità. Il documento affronta in maniera sintetica e strutturata la metodologia, le fasi operative e una prima analisi conoscitiva delle risorse patrimoniali del territorio: ad esso sono state allegate le tavole di perimetrazione delle aree di riferimento, che comprendono i territori di Taormina, Francavilla di Sicilia, Giardini Naxos, Forza d’Agrò, Savoca, Casalvecchio Siculo, Antillo, Castelmola, Mongiuffi Melia, la documentazione relativa alle aree archeologiche e naturalistiche già esistenti o in fase di costituzione e un dossier fotografico con evidenziati i siti di maggiore interesse storico-culturale. Un passo importante, dunque, che apre le porte al processo di valutazione e all’avvio delle procedure previste nelle linee guida ministeriali e nelle disposizioni della Commissione nazionale italiana Unesco, oltre che a una serie di iniziative e attività culturali e progettuali di coinvolgimento e consapevolezza dell'ambizioso obiettivo, che tende a creare le condizioni di condivisione e partecipazione territoriale ad una vera e propria sfida culturale per "Taormina, Naxos, Valli d'Alcantara e d'Agrò". L’impegno era stato formalizzato il 17 maggio scorso in un incontro tenutosi nell'aula consiliare del Comune di Taormina: in quell’occasione il prof. Santo Torrisi, vicepresidente del Club Unesco di Taormina, aveva dato lettura della richiesta da inviare alla Regione per l'inserimento del progetto nel Programma nazionale aree interne come progetto pilota, firmata dal sindaco della Perla, Eligio Giardina, nella qualità di ente capofila. Ad annunciare ufficialmente l’invio del documento a Palermo avrebbe dovuto essere il presidente del Club Unesco Taormina, Valli d’Alcantara e d’Agrò, Giuseppe Tindaro Toscano, durante la serata di presentazione della miniatura dell’abbazia di S. Pietro e Paolo svoltasi nei giorni scorsi a S. Teresa di Riva, ma l’esponente del club taorminese non ha potuto partecipare alla manifestazione. Il complesso iter viene costantemente seguito dal Comitato Scientifico e d'Onore costituito ad hoc, di cui fanno parte il primo cittadino della città del Centauro, Eligio Giardina, Giuseppe Tindaro Toscano, presidente Club Unesco Taormina, Maria Costanza Lentini, direttore del Parco Archeologico di Naxos e delle aree archeologiche di Giardini, Taormina ed aree limitrofe, Anna Abramo, direttore della Riserva naturale orientata Isolabella, Carmelina Prestipino, direttore dell’Unità Operativa Beni Bibliografici ed archivistici della Soprintendenza di Messina, Salvo Brocato e Santo Torrisi, vicepresidenti Club Unesco Taormina, Salvatore Pennisi, coordinatore del Comitato scientifico, Domenica Riccobene, esperta per i comuni di Castelmola e Mongiuffi Melia, Antonino Santoro, rappresentante dei centri della Valle dell’Agrò, Fulvia Toscano, delegata Valle Alcantara e Parco Fluviale Alcantara. Al gruppo di lavoro si è unito nei giorni scorsi, in qualità di esperto nominato dal comune di Taormina, il prof. Domenico Nicoletti, architetto paesaggista, docente di "Gestione e Salvaguardia delle Aree Protette" presso l’Università di Salerno, che già aveva collaborato come consulente esterno.
Un progetto ambizioso, che permetterebbe a territori ricchi di storia di essere riconosciuti in tutto il mondo grazie alla loro unicità. Da Taormina con l’arte di Houell, Klimt, Fulkner alla splendida abbazia arabo-normanna di San Pietro e Paolo nella Valle d’Agrò, dalle ricchezze ambientali della Valle dell'Alcantara alle aree archeologiche di Giardini Naxos, dalle “Cube” di Malvagna e Castiglione di Sicilia alla "Campana per la Pace" di Antillo, sono notevoli le ricchezze che potrebbero far divenire "Taormina, Naxos, Valli d'Alcantara e d'Agrò il 51esimo sito italiano Patrimonio dell'Umanità e il settimo in Sicilia.