Patto per la Sicilia, pronto 1 miliardo: fondi in arrivo per i torrenti Sirina e Savoca
di Andrea Rifatto | 20/11/2016 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 20/11/2016 | ATTUALITÀ
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L'alveo del torrente Savoca
Patto per la Sicilia: dagli annunci ai fatti concreti. Almeno si spera. Italiasicura, Struttura di missione contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture idriche istituita dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha infatti annunciato l’avvio delle gare e delle progettazioni per 975 milioni di euro per oltre 300 interventi urgenti nella aree urbane siciliane più a rischio di frane e alluvioni, lungo la costa e per interventi sulle infrastrutture danneggiate. Il primo elenco degli opere inserite nel Piano da 5,7 miliardi, di cui 2,5 per l'ambiente, è stato stilato nel corso di un incontro a Palazzo Chigi tra l’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Maurizio Croce, il coordinatore e il direttore di Italiasicura, Erasmo D’Angelis e Mauro Grassi. Si tratta di lavori attesi da decenni, che riguardano sistemazioni idrauliche di diversi torrenti, soprattutto in provincia di Messina, e il ripristino dei collegamenti viari verso le aree interne dell’Isola. Tra i corsi d’acqua dove si interverrà prioritariamente rientrano anche il torrente Sirina, che attraversa i comuni di Taormina e Giardini Naxos, e il torrente Savoca, che scorre tra i territori di Savoca, S. Teresa di Riva e Furci Siculo. Nel letto del Sirina, in base a un progetto definitivo, è previsto un intervento di sistemazione e riqualificazione idraulica dal costo di 2 milioni 450mila euro, mentre sul Savoca (progetto definitivo) si interverrà con lavori di rifunzionalizzazione idraulica per un ammontare di 2 milioni 850mila euro. Due interventi urgenti necessari a eliminare il grave stato di sovralluvionamento che persiste da anni e che rischia di provocare esondazioni nei centri abitati. L’allarme era già stato lanciato nelle settimane scorse dall’ingegnere capo del Genio civile di Messina, Leonardo Santoro, che aveva sollecitato l’avvio delle opere di ripristino dell’originaria sezione di deflusso e la risagomatura degli alvei nei tratti critici, con l’asportazione del materiale nei casi più gravi, visto l’innalzamento della quota di entrambi i torrenti. “Le risorse sono già a disposizione della Regione e del presidente Rosario Crocetta nella sua veste di commissario di governo per il contrasto al dissesto idrogeologico – spiega l’assessore Maurizio Croce –. La Sicilia vede a rischio idrogeologico circa l’80% del suo territorio e con questo piano si comincia a superare la logica delle emergenze per affrontare, seriamente e con continuità, le esigenze di prevenzione strutturale”.