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Pellegrinaggio a Tindari, una grande esperienza di fede e devozione
di Giancarlo Trimarchi | 25/06/2013 | ATTUALITÀ
di Giancarlo Trimarchi | 25/06/2013 | ATTUALITÀ
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S. TERESA. Domenica 23 giugno si è concluso presso la chiesa Madonna del Carmelo il 61° pellegrinaggio al Santuario di Santa Maria del Tindari, evento che ha sempre rappresentato nel corso degli anni un momento di profondo raccoglimento spirituale per tutta la comunità santateresina ed in particolare per quella di Giardino. Svoltasi per la prima volta nel 1952 grazie alla devozione tributata alla cosiddetta Madonna Nera da parte dei fedeli dell’hinterland jonico tra cui spiccano i nomi dei sigg. Nino Spadaro, Santa Cacciola, Nino Crisafulli e Carmelo Cicala, tale manifestazione religiosa, importata dalla vicina Savoca, è divenuta un punto di riferimento per tutti i cittadini di Santa Teresa che anno dopo anno continuano a dimostrare il loro attaccamento nei confronti del santuario mariano situato a Tindari, frazione di Patti. Arrivo al Santuario (sabato 22 giugno 2013) Partenza dal Santuario (sabato 22 giugno 2013) Arrivo a Giardino (domenica 23 giugno 2013) Arrivo alla "Cona" di Sparagonà (domenica 23 giugno 2013)
Il culto della Madonna Bruna
La storia che vi è dietro l’origine del culto della Madonna Bruna, sebbene lacunosa e frammentaria, risale al periodo della persecuzione iconoclasta ed è legata, secondo una consolidata tradizione, alle vicende che hanno interessato una statua della Vergine nascosta nella stiva di una nave di ritorno dall’Oriente. L’imbarcazione, costretta da un’improvvisa tempesta a far scalo nella baia di Tidari, oggi Marinello, non riuscendo al termine del fortunale a prendere il largo, fu privata di gran parte del proprio carico, compreso il simulacro della Madonna. Ritrovata in seguito dai marinai del luogo, tale effige mariana venne trasportata a Tindari dove sorse prima una piccola chiesa e poi un vero e proprio santuario attorno al quale si sviluppò una fiorente comunità cristiana. Tale ricostruzione storica trova conferma nel fatto che Tindari, anticamente fondata da Dionigi il Vecchio tiranno di Siracusa, fu dominata per circa tre secoli (535-836) dai Bizantini.
Nunzio Maccarrone: “Un'esperienza unica ed emozionante”
Attualmente meta di numerosi pellegrini, il Santuario di Tindari costituisce una delle tappe più importanti presenti nella provincia di Messina del cosiddetto turismo religioso. Ciò ci permette di comprendere in che modo il pellegrinaggio santateresino al Tindari sia fortemente radicato nella cultura popolare del paese e rientri nell’insieme di quelle tradizioni che contribuiscono alla formazione dell’identità storica di una comunità. Molto significative a riguardo le parole di Nunzio Maccarrone, facente parte del Comitato organizzativo del pellegrinaggio e gestore insieme a Natale Rizzo, Giuseppe Maccarrone ed Augusto Finocchio dell’icona Madonna del Tindari di Giardino: “Da circa 33 anni – dice Maccarrone - mi occupo in prima persona dell’organizzazione del pellegrinaggio al Santuario di Tindari e, in quanto membro del Comitato organizzativo, posso a buon diritto affermare che, insieme ai miei colleghi, ho sempre cercato di dare il mio contributo al fine di migliorare quella che è una vera e propria festa popolare. Mettersi in cammino verso Tindari significa intraprendere un viaggio all’insegna della fede per inginocchiarsi dinnanzi alla Madonna ed offrirle in dono la propria fatica e devozione. Nel corso degli anni il numero di pellegrini è andato via via crescendo – conclude Maccarrone - a dimostrazione del fatto che anche coloro che partecipano per la prima volta al pellegrinaggio sono quasi sempre disposti a ripetere questa esperienza unica ed emozionante”.Per l’eccellente riuscita del 61° pellegrinaggio bisogna ringraziare in modo particolare i componenti del Comitato organizzativo il cui impegno, dedizione e spirito di abnegazione hanno fatto la differenza: Natale Rizzo, Giuseppe Maccarrone, Nunzio Maccarrone, Augusto Finocchio, Paolo Famulari, Giuseppe Crisafulli, Tindaro Suni, Natale Trimarchi, Alessandro Triolo, Antonino Triolo, Carmelo Rigano, Giovanni Maccarrone, Tindaro Maccarrone. La devozione che ogni anno spinge sempre più pellegrini a mettersi in cammino verso Tindari è chiaro esempio di una fede che fa del sacrificio e del profondo attaccamento alla Madonna le sue principali chiavi interpretative.