Peloritani e turismo lento, ad Alì convegno sulla mobilità dolce
23/05/2019 | ATTUALITÀ
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Continua il ciclo di eventi tematici organizzati dal Comune di Alì, in collaborazione con altri organismi istituzionali ed associazioni locali. Dopo il convegno sui beni culturali e le tradizioni popolari rivolto prevalentemente a due categorie professionali, i giornalisti e gli architetti, il prossimo appuntamento sarà sul tema “Turismo lento e Monti Peloritani: scuola della mobilità dolce e sostenibile. Il ruolo della Comunità di Alì. 2019 Anno nazionale del turismo lento”. Si parlerà di turismo sostenibile e dedicato alla conoscenza e al consumo dei territori e al rispetto dell’ambiente in modo da consentire l’interazione con la comunità ospitante e l’esaltazione delle specificità dei luoghi. L’interessante incontro, organizzato in sinergia con l’Università di Messina, si svolgerà sabato 25 maggio, alle ore 17, nel Duomo S. Agata in Alì. Dopo i saluti del sindaco, Natale Rao e del parroco, Don Vincenzo D’Arrigo, prenderanno la parola alcuni docenti universitari, esperti del settore: Carlo Giannetto, Vincenzo Parrino e Filippo Grasso. Previsti anche gli interventi di padre Giovanni Lombardo dell’Associazione “Camminare i Peloritani”, di Maria Fazio, che illustrerà l’App Casmob Unime, del professor Mario Gregorio, vice presidente Archeoclub Area Jonica Messina e della professoressa Ninuccia Foti, socia Archeoclub e presidente dell’osservatorio Beni Culturali dell’Unione dei Comuni delle Valli Joniche dei Peloritani. I lavori saranno moderati dalla giornalista Rachele Gerace. Sarà questa l’occasione per tracciare le linee guida per uno sviluppo turistico programmato ed efficace perché, come sostiene il professor Grasso, “è necessario un nuovo approccio alla costruzione di un’offerta turistica integrata, che abbia il suo perno principale nell’esperienza vissuta nel territorio che si visita. In buona sostanza il successo delle politiche turistiche territoriali consiste non esclusivamente nel fare arrivare i turisti, ma nel farli restare e soprattutto nel farli ritornare”.