"Per un pugno di euro" sul lungomare di Santa Teresa: dopo l'asfalto la segnaletica a metà
di Andrea Rifatto | 22/06/2024 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 22/06/2024 | ATTUALITÀ
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Nuova segnaletica tra rattoppi e congiungimenti
Sessant’anni dopo il celebre film di Sergio Leone, sul lungomare di Santa Teresa di Riva potrebbe girarsi un sequel in salsa sicula, dal titolo “Per un pugno di euro”. Perchè dopo l’asfalto a tre quarti, è arrivata la segnaletica… a metà, accompagnata da lamentele e sfottò arrivati sin dentro il Palazzo comunale. Da lunedì sono iniziati i lavori di rifacimento della segnaletica orizzontale da parte della ditta incaricata da E-Distribuzione, che nei mesi scorsi ha posato la nuova linea di media tensione per alimentare il cantiere del raddoppio ferroviario di Sant’Alessio Siculo, ma gli operai hanno ricevuto direttive per tracciare le linee solo nei tratti dove è stato rifatto l’asfalto, ossia le corsie di marcia e parte degli spazi di parcheggio lato mare. Con il risultato che il lavoro rimane a metà: le strisce pedonali vengono infatti ridisegnate solo sulle corsie, mentre le prime due lato monte e quella lato mare rimangono sbiadite, così come gli stalli per i motocicli e per le auto vengono ridipinti solo per pochi centimetri sul nuovo manto stradale, visto che il “pennello” si ferma non appena tocca il vecchio asfalto. Tutto ciò nonostante l’autorizzazione rilasciata dal Comune prevedesse il rifacimento totale della segnaletica per l’intera larghezza del lungomare, tanto che è stato istituito il divieto di sosta anche lato monte per liberare le aree e quelle poche auto rimaste sono state multate dalla Polizia locale, nonostante la ditta non abbia messo piede negli stalli. Foto e commenti di derisione sui social hanno iniziato a circolare già da martedì, mentre l’Amministrazione comunale cercava di dialogare con E-Distribuzione e la ditta incaricata affinché fossero rispettati i patti. Ma non è servito a nulla, gli operai sono andati avanti per la loro strada con disagi anche per la circolazione, visto che le operazioni avvengono dalle 8 alle 14 e in orari di punta nei quali si creano lunghe code. "Vedere che per poche migliaia di euro, anziché rifare l’intera segnaletica in modo omogeneo vengano fatti rattoppi del genere, cosa avvenuta anche in altri comuni, fa venire i brividi - ha commentato ieri infuriato il sindaco Danilo Lo Giudice - e quando la gente si indigna fa bene, perché tutto ciò è allucinante. Da lunedì, insieme all’assessore alla Viabilità Domenico Trimarchi, stiamo seguendo i lavori, abbiamo contattato i responsabili di E-Distribuzione a vari livelli, abbiamo fatto presente come l’autorizzazione prevedesse il rifacimento totale della segnaletica, lo abbiamo ribadito in tutte le note riscontrate ma sembra che queste poche migliaia di euro rischino di mandare in crisi impresa, E-Distribuzione e forse l’intera opera del raddoppio ferroviario stesso - ha aggiunto tra il serio e il faceto - parliamo di lavori per 2,3 miliardi di euro con disagi enormi per le nostre comunità ai quali stiamo cercando di sopperire al meglio mettendoci a disposizione in tutto e per tutto”. La soluzione? Ieri il comandante della Polizia locale ha contattato un’altra ditta per ottenere un preventivo e poter affidare il completamento della segnaletica mancante, ma non è escluso si arrivi allo scontro: “Qualcuno stabilirà se doveva essere E-Distribuzione a fare un lavoro a regola d’arte con una segnaletica omogenea - ha concluso il sindaco - per garantire la pubblica incolumità e sicurezza di pedoni e automobilisti. Noi andiamo avanti, pur sapendo di lottare con una burocrazia allucinante”.