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Piano di metanizzazione, sbloccati i fondi per la Sicilia
di Andrea Rifatto | 19/12/2014 | ATTUALITÀ
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“Dopo oltre trent’anni di attesa il Piano nazionale della Metanizzazione, in particolare del Mezzogiorno, potrà trovare un suo completamento”. Ad annunciarlo con soddisfazione è il sottosegretario allo Sviluppo economico, la senatrice palermitana Simona Vicari, dopo la riunione preparatoria del Comitato Interministeriale della Programmazione Economica (Cipe) svoltasi ieri, nella quale sono state definite le procedure in materia di concessioni dei contributi pluriennali in conto capitale a favore di Comuni e Consorzi, finalizzate alla realizzazione di reti di distribuzione del gas metano nel Mezzogiorno. La Legge di Stabilità 2014 ha infatti rifinanziato il Programma di Metanizzazione per il Sud Italia stanziando per i Comuni risorse pari a 140 milioni di euro, tramite il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, per il periodo 2014-2020. Un intervento di sostegno al completamento della rete di distribuzione del gas metano che riguarda 96 centri del Sud Italia tra Campania, Calabria e Sicilia. Al fine di dare avvio alle procedure di selezione dei progetti di metanizzazione, la Direzione generale per le risorse minerarie ed energetiche aveva richiesto nel febbraio di quest'anno agli enti interessati, ai soli fini ricognitivi, di presentare le proposte di progetto definitivo di metanizzazione. Ma dopo oltre 30 anni di attesa – la prima legge che autorizzava la concessione di contributi in conto capitale a fondo perduto per la metanizzazione risale al 1980 – molti centri hanno preferito affidarsi a concessionari privati sfruttando le opportunità offerte dai bandi comunitari per poter finalmente realizzare le reti metanifere nei centri abitati.
Secondo quanto discusso al Cipe, si prevede la concessione ai Comuni e ai Consorzi di contributi in conto capitale fino al 50 per cento del costo dell’investimento previsto. I contributi saranno erogati qualora l’avanzamento dell’opera raggiunga un’entità non inferiore al 25 per cento della spesa ammessa al finanziamento. Solo successivamente all’approvazione da parte del Cipe della delibera con la quale saranno stabilite le procedure per la concessione dei contributi il Ministero dello Sviluppo economico procederà all’esame di tutte le istanze ammissibili nel rispetto delle priorità previste dalla delibera stessa. “É un importante risultato che non solo consentirà la realizzazione e il completamento di numerosi progetti di metanizzazione – prosegue il sottosegretario Vicari – ma produrrà considerevoli ricadute positive sia sull’occupazione sia sulle infrastrutture energetiche del Meridione”. Le fa eco il deputato Vincenzo Garofalo, Nuovo Centrodestra, che specifica come “i comuni in provincia di Messina che potranno finalmente ultimare l’opera di metanizzazione, ferma da decenni, sono Antillo, Casalvecchio Siculo, Furci Siculo, Mandanici, Pagliara, Roccalumera, Sant’Alessio Siculo, Santa Teresa Riva e Savoca. Un passo importantissimo – sottolinea il deputato messinese – perché si potranno creare nuove e interessanti occasioni di lavoro per coloro che saranno impegnati nella realizzazione delle opere”. In realtà i centri della provincia di Messina a cui si fa riferimento hanno già avviato i lavori per la metanizzazione proprio in questi mesi, dopo aver costituito negli anni scorsi, stanchi di attendere l'intervento delo Stato, il bacino “Sicilia Jonico-Peloritano”, a cui aderiscono i comuni di Fiumedinisi (capofila), Alì, Alì Terme, Antillo, Casalvecchio, Fiumedinisi, Furci, Itala, Mandanici, Nizza, Pagliara, Roccalumera, Sant’Alessio, Santa Teresa di Riva, Savoca e Scaletta Zanclea, che ha affidato alla FinConsorzio di Roma la concessione per la progettazione, costruzione e gestione ventennale della rete metanifera. Una operazione che prevede complessivamente un investimento pari a circa 130 milioni di euro, di cui 54 milioni provenienti dai fondi del Po-Fesr Sicilia 2007/2013, Linea d’intervento 2.1.3.1 - Obiettivo Operativo 2.1.3.