Piante appassite e aiuole inadeguate, a Santa Teresa si riprova ad abbellire il lungomare
di Andrea Rifatto | 04/06/2021 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 04/06/2021 | ATTUALITÀ
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Le aiuole rotte e i lavori per quelle nuove
“Scusate, abbiamo scherzato”. Si possono riassumere così le scelte adottate negli ultimi cinque anni dal Comune di Santa Teresa di Riva per migliorare la vegetazione del lungomare. Una litoranea dell’aspetto desolante per via degli alberi di Lagerstroemia indica (mirto crespo) piantati nel 2016 e ormai appassiti da oltre un anno, a causa della scelta errata effettuata dall’Ente visto che la specie non si è rivelata adatta. Un’operazione, quella di rimozione delle tamerici e realizzazione delle nuove aiuole per impiantare gli alberelli, costata circa 100mila euro, almeno metà dei quali buttati al vento. Lo scorso autunno il Comune ha cercato di rimediare all’errore e in 25 delle 145 aiuole ha piantato degli esemplari di oleandro. Adesso si torna ad intervenire sul lungomare, si spera per l’ultima volta. L’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Danilo Lo Giudice ha infatti dato indicazioni all’Ufficio tecnico di predisporre un intervento per la riqualificazione dell’arredo verde, “al fine di rendere più piacevole la fruizione del lungomare ai cittadini residenti e ai molti turisti che soggiornano sul territorio - si legge nel provvedimento - visto che il comune di Santa Teresa di Riva è stato insignito del prestigioso riconoscimento della Bandiera Blu”. Dunque è stato ritenuto opportuno procedere con i lavori di sistemazione delle aiuole sostituendo quelle esistenti e uniformando le essenze arboree presenti. Che tradotto significa via tutti gli esemplari appassiti di mirto crespo e quei cordoli semicircolari posati cinque anni fa per delimitare le aiuole, molti dei quali rotti in seguito agli urti delle auto in quanto troppo deboli e non idonei ad essere posati in strada, ma adatti piuttosto al giardino. Costo di questa nuova operazione? I tecnici comunali Onofrio Crisafulli e Francesco Scarcella hanno redatto un progetto da 49mila 500 euro, di cui 39mila 610 per lavori e 9mila 889 per somme a disposizione, e subito dopo è stata avviata una trattativa diretta sul Mercato elettronico della Pubblica Amministrazione con l’impresa “Finocchio Santi” di Santa Teresa, che ha ricevuto l’affidamento dei lavori di realizzazione delle nuove aiuole e messa a dimora delle piante per l’importo di 33mila 520 euro oltre Iva, imprevisti e oneri, grazie al ribasso del 15,60%, per una spesa complessiva a carico della casse comunali pari a 42mila 069 euro. L’impresa sta procedendo alla rimozione dei vecchi cordoli che verranno sostituiti da nuovi manufatti più resistenti, al fine di creare delle aiuole quadrate come erano fino al 2016, all’interno delle quali saranno posati gli alberelli di oleandro, giudicati resistenti alla salsedine dopo il test dell’ultimo inverno, anche se le mareggiate li hanno danneggiati causando un parziale ingiallimento delle foglie. L’affidamento dei lavori non specifica se l’acquisto degli alberi sia compreso o il costo verrà sostenuto a parte. L’auspicio è che sia l’ultimo definitivo intervento di sistemazione del verde pubblico sul lungomare santateresino, dove finora sono stati sprecati fin troppi soldi a danno dei cittadini. Sul lungomare verranno inoltre installate delle panchine letterarie, tipologia di arredo a forma di libro aperto di gran voga negli ultimi tempi: l’Amministrazione comunale ha infatti deciso di acquistarne quattro, realizzate in cemento di colore bianco e personalizzabili con decorazioni artistiche o colorazione, dalla ditta “Aug Arredi Urbani e Giochi” di Settimo Milanese per una spesa di 6mila 574 euro.