Placido Irrera, primo parroco di Botteghelle: la sua storia raccontata da padre Caminiti
di Andrea Rifatto | 15/05/2024 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 15/05/2024 | ATTUALITÀ
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Irrera morì il 12 maggio del 1955
La storia di padre Placido Irrera, primo parroco di Botteghelle, quartiere di Roccalumera in cui ricade la parrocchia Madonna del Carmelo. A raccontarla è don Santino Caminiti, ex parroco della Madonna della Catena, in un libro dedicato al sacerdote scomparso a soli 40 anni il 12 maggio del 1955, a cui è stata dedicata la santa messa di domenica sera nel 69esimo anniversario della morte. L’autore ne racconta la vita dalla nascita avvenuta a Buenos Aires (Argentina) il 29 giugno 1914 dai coniugi Adelaide Runci e Irrera Giovanni, il ritorno della sua famiglia a Genova e poi in Sicilia, a Messina, nel villaggio Pace, fino all’ingresso in seminario e alla sua ordinazione sacerdotale, con la nomina a parroco della Madonna del Carmelo di Botteghelle, eretta parrocchia autonoma nel 1943, avvenuta l’1 ottobre 1948. “Non dimenticare il passato e farne memoria alla comunità, queste frasi mi hanno spinto a raccontare la vita del sacerdote Placido Irrera - spiega padre Caminiti - e a consegnare ai miei concittadini di Roccalumera e non solo questo libro, affinché non vada dimenticata la memoria del suo primo parroco, fulgido esempio di sacerdote e di santità. Avevo 8 anni quando concluse la sua vita terrena e ricordo il pianto di un intero popolo alle sue esequie”. Nel testo, la cui prefazione è curata da don Vincenzo D’Arrigo, parroco di Alì Terme ed Alì, l’autore ricorda l’attenzione del parroco per i suoi parrocchiani e lo slancio e la tenacia con le quali si mise all’opera per far vivere la parrocchia con tante attività, sempre vicino ai bisognosi e ai lavoratori come i pescatori, tanto da formare un’associazione per aiutarli. "Un buon Pastore sullo stile di Gesù - lo definisce don Santino Caminiti - che nei suoi 18 anni svolse il ministero sacerdotale con eroica carità prediligendo i poveri e gli umili, spinto da una grande ricchezza spirituale e da un grande amore alla preghiera, oltre che da una generosità unica". il libro è stato dedicato all'arcivescovo di Messina, monsignor Giovanni Accolla, ai confratelli della diocesi e ai parrocchiani della Madonna del Carmelo.