Pnrr, in fumo promesse e progetti: niente fondi per i comuni tra la delusione dei sindaci
di Andrea Rifatto | 27/03/2022 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 27/03/2022 | ATTUALITÀ
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Santa Teresa puntava a riqualificare piazza Municipio
Erano 108 i progetti presentati al Governo, tanti quanti i comuni della provincia di Messina, per accedere alle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza, che mette a disposizione 132 milioni di euro, di cui 44 per il capoluogo. Invece promesse e progetti delle amministrazioni locali vanno in fumo, perchè da Roma è arriva una bocciatura al programma proposto dalla Città metropolitana. L’ex Provincia aveva previsto di assegnare 740mila euro ai comuni fino a 10.000 abitanti e 2 milioni a quelli più grandi, come illustrato a dicembre dell’ex sindaco Cateno De Luca e dal dirigente della Direzione Pianificazione Salvo Puccio nel corso di due riunioni a Santa Teresa di Riva e Mojo Alcantara con i sindaci del comprensorio. In quell’occasione era stato chiesto di presentare progetti con finalità di inclusione sociale per distribuire sul territorio le risorse, con una serie di interventi come la realizzazione di strutture sportive o culturali che creino opportunità di crescita e per fermare lo spopolamento dei piccoli centri della provincia. I Comuni si sono quindi attivati per scegliere gli interventi migliori, tra piazze, strade, lungomari, impianti sportivi, luoghi di socializzazione, ma nei giorni scorsi per i sindaci è arrivata la doccia fredda. Il primo stop è giunto l’8 febbraio, quando la bozza del Piano è stata inviata ai Ministero dell’Interno che l’ha definita “con criticità” proprio per la parcellizzazione della proposta che “inibirebbe l’obiettivo di raggiungere un rilevante impatto sul territorio”. Poi si è passati alla fase di concertazione con il Governo, che altre tre volte ribadisce la criticità del Piano così come formulato. A marzo una riunione dei sindaci ha dato mandato ai dirigenti di provare comunque a spedire il progetto in quei termini e la Città metropolitana ha inviato in bozza tre piani, “Città del Ragazzo”, “Aree estese a valenza ambientale” e “Rigenerazione e resilienza dei comuni”. Il 17 marzo il Ministero dell’Interno ha però dichiarato inammissibile il terzo piano, quello dei Comuni, e la Città metropolitana si è affidata agli altri due puntando sui propri beni, aree demaniali e sul risanamento. Uno dei Piani, per un importo complessivo di 76,5 milioni di euro, riguarda una serie di progetti su immobili della Città metropolitana e l’unico intervento previsto nella zona jonica è a Taormina, dove verrà valorizzato il complesso “Le Rocce”. La delusione dei sindaci è tanta, anche perchè hanno appreso dell’esclusione dei loro progetti dal comunicato stampa diffuso da Palazzo del Leoni, che ha dato notizia del decreto di approvazione delle proposte progettuali “Piani Urbani Integrati” firmato dal commissario straordinario Leonardo Santoro. Parecchi amministratori locali della provincia hanno espresso le loro rimostranze con il commissario Santoro ma non tutto potrebbe essere perduto. Nei prossimi giorni, infatti, la Città metropolitana chiederà ai Ministeri dell’Interno e dell’Economia e delle Finanze di poter inviare anche il progetto originale che vede coinvolti i comuni, anche se molto probabilmente parecchie proposte verranno cancellate per non ripresentare una Piano con una eccessiva parcellizzazione della distribuzione delle risorse sul territorio. A rimanere fuori saranno probabilmente i progetti che non sono in possesso di un requisito fondamentale, quello dell’indice Ivsm che misura la vulnerabilità sociale e materiale dei territori. I sindaci sperano dunque di poter rientrare e attuare quei progetti che già ritenevano finanziati per i loro comuni.