Politiche giovanili, a Taormina la prima conferenza regionale promossa dall'Anci
di Redazione | 08/11/2024 | ATTUALITÀ
di Redazione | 08/11/2024 | ATTUALITÀ
331 Lettori unici
Paolo Amenta e Mario Alvano
“Il futuro della Sicilia riparte dalle politiche giovanili. Spieghiamo le vele?”. È il titolo della Prima conferenza regionale sulle politiche giovanili promossa da Anci Sicilia, attraverso il Coordinamento per le politiche giovanili dell’Associazione e i giovani amministratori, che si svolgerà sabato 9 novembre, dalle ore 10, al Palazzo dei Congressi di Taormina. “La Prima Conferenza regionale sulle politiche giovanili – spiegano Paolo Amenta e Mario Emanuele Alvano, presidente e segretario generale dell’Anci Sicilia – ha l’obiettivo di coinvolgere direttamente i giovani nelle politiche locali attraverso azioni coordinate tra i comuni e si rivolge a tutti i sindaci, consiglieri e assessori in particolare a quelli con delega alle Politiche giovanili. L’evento nasce dall’esigenza di promuovere fra tutti i giovani la cittadinanza attiva attraverso iniziative che favoriscano il pieno sviluppo della loro personalità a livello culturale, sociale ed economico e mediante un maggiore coinvolgimento degli under 35 nelle scelte che riguardano il futuro delle nostre comunità”. Per Simone Digrandi, coordinatore regionale della Commissione politiche giovanili Anci Sicilia, «è inutile continuare a parlare di giovani che vanno via senza parlare di soluzioni, sembra diventato un luogo comune. In realtà dobbiamo programmare quali sono le strategie da adottare e ognuno deve comprendere come muoversi. I Comuni si devono attrezzare, come del resto in alcuni casi stiamo già facendo. Ecco perché diciamo che è arrivato il momento di tracciare la rotta e quindi spiegare le vele”. L’incontro è il frutto di un lavoro iniziato a marzo con la costituzione della Commissione speciale sulle politiche giovanili, al momento unica in Italia tra le Anci regionali: «È importante che oltre alle vele spieghiamo le politiche che vanno attuate a sostegno dei cittadini più giovani delle nostre comunità per capire l’essenza vera delle politiche giovanili e per dare risposte concrete alle richieste che provengono dai nostri territori. Abbiamo il dovere di contrastare lo spopolamento della migliore classe dirigente che avrebbe potuto avere la nostra Sicilia – aggiunge Luciano Marino, presidente Anci Giovani Sicilia – modificando l’approccio ludico-ricreativo che oggi viene spesso utilizzato nell’assegnazione delle deleghe ai giovani amministratori. Sostituire il termine “giovane amministratore “ con “nuovo amministratore” può rappresentare un primo passo verso un confronto paritario e competente nella gestione della cosa pubblica in funzione del benessere comune”. Per partecipare è necessario iscriversi collegandosi a questo link.