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Ponte Agrò, Anas ordina lo sgombero delle aree: la ripresa dei lavori resta un'incognita
di Andrea Rifatto | 21/03/2023 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 21/03/2023 | ATTUALITÀ
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I mezzi lasciati dalla ditta nel 2020
Dovrebbe essere vicina la ripresa dei lavori di demolizione e ricostruzione del ponte Agrò, infrastruttura della Strada statale 114 che collega i comuni di Santa Teresa di Riva e Sant’Alessio Siculo chiusa ormai dal 2018, ma viste le vicende passate il condizionale è d’obbligo. Lo scorso ottobre in Prefettura i vertici di Anas avevano assicurato ai sindaci che tra febbraio e marzo sarebbe avvenuta la consegna delle opere alla nuova impresa esecutrice, dopo la risoluzione del contratto siglata ad ottobre 2021 con l’impresa “Mit Costruttori”, annunciando che tra la fine di novembre e i primi di dicembre sarebbe stata individuata la nuova impresa. L’ente gestore della Orientale sicula ci ha confermato nei giorni scorsi di aver ricevuto ricevuto il finanziamento integrativo finalizzato alla realizzazione dell'intervento in Accordo Quadro, grazie al via libera del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con l’autorizzazione a poter attingere gli extra costi dal fondo generato ad hoc, e che adesso si è in attesa che il commissario liquidatore della precedente impresa liberi le aree del ponte Agrò da tutte le attrezzature lasciate sul posto, ossia baracche di cantiere e mezzi rimasti sotto al viadotto, e che in caso di ulteriore inerzia Anas procederà in danno. Non è chiaro, però, se vi sia già un’impresa individuata per ripartire con gli interventi, bloccati appena un mese dopo il loro avvio ad ottobre 2020, e se la demolizione del ponte Agrò sia stata inserita nel bando di accordo quadro biennale publicato a dicembre per l’esecuzione di lavori di manutenzione straordinaria per il risanamento strutturale di opere d’arte (ponti e viadotti), per l’importo di 250 milioni di euro, che con il Lotto 5 prevede interventi nelle Strutture territoriali di Sicilia e Sardegna, compresa la Ss 114 dal km 8,300 al km 54,400: dunque potrebbe rientrare in questo appalto anche il collegamento tra Santa Teresa di Riva e Sant’Alessio Siculo, situato al km 35,100. Se così fosse bisognerà attendere almeno altri due mesi, visto che il 25 gennaio è scaduto il termine per la presentazione delle offerte e l’8 febbraio è stata stata nominata la commissione di gara, che tenuto conto delle offerte pervenute ha già annunciato che terminerà i suoi lavori entro il 4 maggio. Al vertice in Prefettura i sindaci dei due comuni interessati avevano anche chiesto che si procedesse alla pulitura delle canne della passerella provvisoria alla foce del torrente, per consentire un regolare deflusso delle acque in caso di piena: interventi che Anas aveva promesso di effettuare entro novembre ma che non sono mai stati realizzati. Intanto nell’azienda si registra un cambio di funzionari: dopo 12 anni il capocentro di Messina, l’ingegnere Cristiano Fogliano, è stato trasferito alla Direzione Centro Viabilità di Catania, dove si occuperà della tangenziale e di altre strade catanesi, e al suo posto è arrivato l’ingegnere Giuseppe Malara: Fogliano manterrà la direzione lavori del ponte Fiumedinisi e degli interventi a Capo Alì, mentre la direzione lavori del ponte Agrò è stata affidata all’ingegnere Salvatore Condurso.