Ponte Agrò, consegnati i lavori alle nuove imprese: ecco quando riaprirà il cantiere
di Andrea Rifatto | 09/09/2023 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 09/09/2023 | ATTUALITÀ
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Un cantiere fermo da tre anni
La scadenza annunciata a maggio è stata ampiamente superata, ma adesso c’è una nuova data e soprattutto un traguardo parziale è stato raggiunto. È ad una svolta l’iter per la ripresa dei lavori di demolizione e ricostruzione del ponte Agrò sulla Strada statale 114, tra Santa Teresa di Riva e Sant’Alessio Siculo, sospesi ormai da tre anni. Dopo un lungo percorso avviato con la procedura di accordo quadro per individuare un nuovo affidatario delle opere, il 31 agosto Anas ha consegnato i lavori all’associazione temporanea di imprese “Cosedil Spa-Comer Srl” di Santa Venerina (Catania), che prenderà il posto della “Mit Costruttori” di Adrano, società che tre anni fa si era aggiudicata i lavori per 4,8 milioni di euro in raggruppamento con “Consorzio Stabile Alveare Network”-“Cgc Srl”-“Bosco Italia-Tecnolavori”, aprendo il cantiere il 15 ottobre 2020 salvo poi abbandonarlo un mese dopo per problemi economici che hanno portato alla risoluzione del contratto siglata ad ottobre 2021. Secondo l’ultimo aggiornamento fornitoci dall’ente proprietario della Orientale sicula, attualmente sono in corso le procedure tecnico-amministrative propedeutiche al concreto avvio dei lavori, che avrà luogo tra la fine di ottobre e l'inizio di novembre. Dunque bisognerà attendere altri due mesi per assistere alla riapertura del cantiere, dove il nuovo aggiudicatario dovrà ripartire con le opere di demolizione dell’impalcato, visto che finora è stato rimosso solo il manto stradale, per poi avviare la costruzione del nuovo ponte. In ogni caso la durata prevista dei lavori per l’infrastruttura di collegamento tra Santa Teresa di Riva e Sant’Alessio Siculo è di 430 giorni ed è ipotizzabile che possa tornare percorribile all’inizio del 2025. Il progetto è stato finanziato con i fondi della Regione, che aveva concesso ad Anas un contributo di 8 milioni 966mila 250 euro, di cui 6 milioni 898mila 443 per lavori e 1 milione 071mila 556 per somme a disposizione. Dal 2018 ad oggi, però il settore delle costruzioni è stato interessato dall'inflazione e dell’aumento del costo dei materiali che hanno costretto tutti i committenti a rivedere i propri piani e l’1 aprile scorso è entrato in vigore il nuovo elenco prezzi che ha reso necessario aggiornare nuovamente i computi metrici. Lo scorso marzo Anas ha ottenuto il finanziamento integrativo dal fondo ministeriale appositamente creato, a copertura dagli extra costi dovuti all’aumento delle materie prime ed ha dovuto inoltre presentare l’intimazione al commissario liquidatore della “Mit Costruttori” affinché liberasse le aree dalle baracche di cantiere e dai mezzi, ancora presenti sul posto. Di conseguenza è probabile che l’ente gestore della Statale 114 procederà in danno vista la prolungata inerzia. L’auspicio delle popolazioni che i tempi prospettati siano rispettati e che quel cantiere desolatamente chiuso, avvolto nel frattempo dalla vegetazione spontanea, possa tornare attivo al più presto, certamente entro fine anno, per restituire al territorio una strada degna di questo nome chiusa ormai da cinque anni.