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Ponte Agrò, dopo un anno fermi al punto di partenza: avviata la risoluzione del contratto
di Andrea Rifatto | 16/10/2021 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 16/10/2021 | ATTUALITÀ
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Cantiere abbandonato ormai da un anno
Esattamente un anno fa la prima ruspa iniziava i tanto attesi lavori di demolizione e ricostruzione del ponte Agrò sulla Strada statale 114, tra Santa Teresa di Riva e Sant’Alessio Siculo, che si sarebbero fermati dopo pochi giorni senza più riprendere. Dodici mesi dopo i timori che i tempi per la riapertura del cantiere si allungheranno ancora diventano certezze. L’Anas ha infatti avviato la procedura di risoluzione del contratto d’appalto con l’impresa Mit Costruttori di Adrano, aggiudicataria per 4,8 milioni di euro in raggruppamento con Consorzio Stabile Alveare Network-Cgc Srl-Bosco Italia-Tecnolavori, visto che non ha rispettato le prescrizioni imposte e non ha ottemperato all’ordine di servizio che intimava la ripresa delle demolizioni. La società sta vivendo un momento molto difficile, con problemi di liquidità che potrebbero portarla al fallimento, e dunque non è più in grado di proseguire con l’appalto del ponte Agrò. Di conseguenza Anas ha fatto scattare l’iter per risolvere il contratto e il responsabile del procedimento lo ha comunicato all'appaltatore, disponendo che il direttore dei lavori rediga lo stato di consistenza delle opere già eseguite, l'inventario di materiali, macchine e mezzi d'opera (alcuni lasciati sui luoghi), documento stilato dopo un sopralluogo effettuato sull’infrastruttura: la Mit Costruttori avrà due settimane per la presentazione delle proprie controdeduzioni, che una volta acquisite e valutate negativamente, oppure dopo che sia scaduto il termine senza che l’appaltatore abbia risposto, porteranno la stazione appaltante a dichiarare risolto il contratto. Le strade adesso sono due: aggiudicare l’appalto del ponte Agrò alla seconda classificata, qualora dia la disponibilità (considerato che la gara si è conclusa oltre due anni fa e dovrebbe accettare l’affidamento con lo stesso ribasso della prima, 31,171%) oppure avviare un accordo quadro con imprese già aggiudicatarie con Anas di ponti e viadotti: una soluzione, quest’ultima, più facile e immediata, anche se bisogna aggiornare i prezzi e redigere un nuovo computo metrico e valutare se sia necessario reperire ulteriori somme o siano sufficienti quelle previste dal finanziamento da 9 milioni assegnato nel 2019 dalla Regione. Anas conta comunque di recuperare il tempo perduto ma difficilmente il cantiere potrà riaprire prima di dicembre e dunque i cittadini di Santa Teresa e Sant’Alessio dovranno trascorrere un altro inverno continuando ad utilizzare la passerella provvisoria alla foce del torrente Agrò, che in caso di piena rischia di essere chiusa tagliando in due la riviera jonica, senza alcuna altra via di collegamento alternativa se non l’autostrada.