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Ponte Agrò, due anni di nulla. I commercianti: "Ci hanno dimenticato, siamo allo stremo”
di Andrea Rifatto | 05/09/2020 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 05/09/2020 | ATTUALITÀ
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La via Stradella Catania è ormai un vicolo cieco
“Si sono dimenticati di noi, assurdo tutto questo tempo”. Era il 4 settembre del 2018 e il ponte Agrò sulla Strada statale 114, tra Santa Teresa e Sant’Alessio, veniva chiuso definitivamente al traffico per criticità strutturali, dopo anni di interdizioni parziali e limitazioni. Sono passati due anni e dei lavori per la sua demolizione e ricostruzione, attesa da dieci anni, finanziata all’Anas dalla Regione con 8,9 milioni di euro, non si vede nemmeno l’ombra. Ventiquattro mesi che pesano come un macigno sulla viabilità del comprensorio, deviata sulla passerella provvisoria realizzata nel torrente Agrò, ma soprattutto sulle attività commerciali della via Stradella Catania di Santa Teresa, la porzione di Ss 114 che dalla via Francesco Crispi collega con il ponte. Dal 2018 questa strada è ormai una via cieca dove regna un assordante silenzio, in quella che prima era un’importante arteria di transito adesso quotidianamente deserta. Le attività della zona sono in forte sofferenza, ma nessuno sembra preoccuparsi del loro destino e ogni giorno diventa sempre più dura tirare su la saracinesca, sapendo di ritrovarsi in una landa desolata. Siamo andati a sentire come vivono questa situazione. “Ormai viviamo in un vicolo chiuso, io ho subito un calo del 90% degli incassi - dice Vincenzo Leo, titolare di un negozio di abbigliamento - vengono solo i clienti ma tutte le persone di passaggio, con cui lavoravamo tanto, non ci sono più. Avevamo chiesto al Comune di sospendere l’Imu, il canone idrico e la tassa rifiuti fin quando siamo in questo stato, ma il sindaco ci ha sempre alzato le spalle dicendo che non poteva fare nulla. Tutto ciò è una vera vergogna”. Non va meglio nelle attività vicine: “Se ne sono fregati tutti, abbiamo avuto un calo del 50% delle vendite perchè il passante non si ferma più, questa era una strada principale ma adesso tutti percorrono direttamente il lungomare - spiegano i titolari della pasticceria Miuccio - avevamo chiesto al Comune un ristoro economico o di pagare meno tasse, ma non ci hanno assolutamente aiutato. Si sono dimenticati di noi, non si può attendere tutto questo tempo per fare un ponte”. E nel frattempo qualche negozio ha già chiuso. “Gli introiti sono sicuramente diminuiti - risponde il macellaio Salvatore Bottone - prima si fermavano anche persone dei paesi vicini, come Sant’Alessio e Forza d’Agrò, adesso passano tutti dalla bretella sul torrente. Non è assolutamente normale stare due anni fermi così”.
I lavori per il nuovo ponte Agrò sono stati affidati dall’Anas un anno fa al raggruppamento di imprese Mit Costruttori (capogruppo)-Consorzio Stabile Alveare Network-Cgc Srl-Bosco Italia-Tecnolavori con sede ad Adrano, per un costo di 4,8 milioni di euro. La consegna, però, non è ancora avvenuta perchè solo al termine dell’appalto ci si è ricordati che esistevano le linee elettriche e telefoniche da rimuovere dall’impalcato, spostate in questi mesi sul ponte della linea ferroviaria, con notevoli ritardi anche a causa della pandemia che ha rallentato gli interventi, dopo le proteste di metà febbraio dei sindaci di Santa Teresa e Sant’Alessio e un tavolo tecnico in Prefettura, nel corso del quale sono state individuate le soluzioni attuate poi dopo un sopralluogo con gli amministratori comunali e i tecnici di Anas, E-distribuzione, Tim, Rete Ferroviaria Italiana e Genio civile. Esistono però ancora dei sottoservizi da traslocare e dunque Anas attende questi interventi: una volta avute le aree libere da poter consegnare all’impresa, senza il rischio che questa presenti riserve, potrà essere firmato il contratto d’appalto per far iniziare i lavori di demolizione e ricostruzione del ponte, che prevedono un nuovo impalcato dell’Agrò una carreggiata più larga sul lato della ferrovia e la realizzazione di una pista ciclabile, oltre a marciapiedi e impianto di illuminazione a Led su tutto il tracciato stradale, lungo 326 metri. Per vedere le opere ultimate bisognerà aspettare 14 mesi dall’apertura del cantiere.