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Ponte Agrò, i sindaci si appellano alla prefetta: "Risposte subito o scendiamo in strada"
di Andrea Rifatto | 22/10/2022 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 22/10/2022 | ATTUALITÀ
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L’infrastruttura chiusa dal 2018 e cantiere abbandonato dal 2020
“A nulla sono servite diffide e interrogazioni parlamentari: adesso attendiamo risposte certe e se non le avremo scenderemo in strada con una protesta plateale, che possa finalmente dirimere questa vicenda”. Il ponte Agrò sulla Strada statale 114, che collega Santa Teresa di Riva e Sant’Alessio Siculo, è chiuso ormai dal 2018 e i tempi per la demolizione e ricostruzione del nuovo impalcato, avviati ad ottobre 2020 ma sospesi subito dopo, sembrano allungarsi all’infinito. I sindaci Danilo Lo Giudice e Domenico Aliberti hanno così inviato una nota alla prefetta Cosima Di Stani (e al Compartimento Viabilità Anas per la Sicilia) chiedendo la possibilità di un incontro urgente alla rappresentante del Governo, “al fine di conoscere lo stato dell’arte e le eventuali tempistiche di risoluzione del problema”. Il cantiere era stato aperto due anni fa dopo l’aggiudicazione dell’appalto da 4,8 milioni di euro al raggruppamento temporaneo di imprese “Mit Costruttori-Consorzio Stabile Alveare Network-Cgc Srl-Bosco Italia-Tecnolavori” di Adrano, ma dopo un mese operai e mezzi sono spariti in quanto l’azienda capogruppo si è fermata per problemi finanziari. Un anno fa Anas ha quindi risolto il contratto con la “Mit Costruttori” e ha vagliato la possibilità di affidamento alla seconda classificata, alle imprese dello stesso raggruppamento oppure a società già aggiudicatarie di ponti e viadotti, tramite accordo quadro. Le prime due soluzioni - come ci ha spiegato Anas un mese e mezzo fa - sono state escluse poiché nessuna impresa era disponibile ad eseguire i lavori con il vecchio importo e dunque l’unica strada rimasta era quella dell’accordo quadro e si è adesso in attesa dell’autorizzazione del Ministero delle Infrastrutture per poter attingere gli extra costi dall’apposito fondo. “Il ponte è un’infrastruttura strategica per il comprensorio - ricordano Lo Giudice e Aliberti - e la chiusura determina un danno grave e un pericolo imminente per le comunità interessate. Il sopraggiungere della stagione invernale esporrà i due comuni al rischio isolamento, a seguito della probabile chiusura al transito della passerella, attualmente unica alternativa viaria, a seguito delle piogge che la sommergono con la pericolosissima evenienza che venga impedito il transito anche ai mezzi di soccorso”. Un appello alla prefetta, dunque, affinché intervenga considerati i pericoli per la viabilità e l’incolumità pubblica ma anche i disagi per le attività commerciali di Santa Teresa e Sant’Alessio, già profondamente colpite dalla crisi pandemica. “La cosa peggiore è che non siamo in condizioni di dare risposte certe alle nostre comunità - evidenzia Lo Giudice - nè sull’iter nè sui tempi di risoluzione, con l’arrivo dell’ennesima stagione invernale che dovremo affrontare con una passerella provvisoria che di fronte alle piene dovrà essere chiusa”. “L’auspicio è che il prefetto possa far assumere degli impegni formali all’Anas con delle scadenze precise - aggiunge Aliberti - diversamente scenderemo sul serio in piazza”.