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Ponte Agrò, impresa in crisi e lavori fermi: si rischiano altri mesi di stop al cantiere
di Andrea Rifatto | 03/08/2021 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 03/08/2021 | ATTUALITÀ
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Il sopralluogo di ieri sul ponte Agrò
Che qualcosa non stesse andando per il verso giusto era nell’aria, ma adesso è arrivata la conferma. Si complica e non poco la ripresa dei lavori di demolizione e ricostruzione del ponte Agrò sulla Statale 114, che collega i comuni di Santa Teresa di Riva e Sant’Alessio Siculo. Ieri mattina all’ingresso del cantiere si è svolto un sopralluogo alla presenza del deputato regionale Antonio De Luca, esponente del Movimento Cinque Stelle, che ha chiesto all’Anas di fare il punto sullo stato di avanzamento delle opere. E le risposte dai vertici dell’azienda non sono state per nulla confortanti. Come spiegato infatti dall’ing. Francesco Musto, dirigente responsabile dell’Area Gestione Rete di Catania, l’impresa Mit Costruttori di Adrano, aggiudicataria per 4,8 milioni di euro in raggruppamento con Consorzio Stabile Alveare Network-Cgc Srl-Bosco Italia-Tecnolavori, ha seri problemi e sta vivendo un momento molto difficile, con problemi di liquidità e la possibilità che non sia in grado di proseguire i lavori, avviati lo scorso ottobre e sospesi dopo pochi giorni. Quale soluzione, dunque, in caso di fallimento? Le strade sono due: aggiudicare l’appalto del ponte Agrò alla seconda classificata, qualora dia la disponibilità (considerato che la gara si è conclusa parecchio tempo fa e dovrebbe accettare l’affidamento con lo stesso ribasso della prima, 31,171%) oppure avviare un accordo quadro con imprese già aggiudicatarie con Anas di ponti e viadotti: una soluzione, quest’ultima, più facile e immediata, anche se bisogna aggiornare i prezzi e redigere un nuovo computo metrico e valutare se sia necessario reperire ulteriori somme o siano sufficienti quelle previste dal finanziamento da 9 milioni assegnato nel 2019 dalla Regione. Per Anas erano presenti anche l’ingegnere Cristiano Fogliano, capocentro di Messina, i capinucleo architetto Roberto Smedile e geometra Francesco Caccamo e il responsabile rapporti istituzionali Domenico Giorgianni, mentre da Sant’Alessio sono giunti il vicesindaco Santino Foti e l’assessore alla Viabilità Saro Trischitta. Non è escluso che qualora Mit Costruttori non riesca a proseguire, siano le altre associate a farlo: Anas emetterà comunque adesso un ordine di servizio intimando di provvedere ad iniziare le demolizioni entro 10 giorni e in caso contrario si avvierà la risoluzione del contratto. Dunque nella peggiore delle ipotesi il cantiere potrebbe ripartire tra novembre e dicembre. Intanto la scorsa notte sono stati posati i prismi sulle traversine ferroviarie per avviare il monitoraggio dei binari e verificarne eventuali spostamenti durante le demolizioni. “Abbiamo fatto il punto in modo ufficiale su questa problematica - ha detto il deputato De Luca - insieme ad Anas e all’Amministrazione di Sant’Alessio che più volte mi ha sollecitato. Abbiamo individuato dei tempi, sono fiducioso che questo cronoprogramma sia rispettato e seguirò la pratica con il dirigente in modo che si faccia rapidamente e non si perda l’attenzione. L’importante - ha concluso il parlamentare - è seguire la via più veloce perchè vi sono disagi importanti per i cittadini, privi di una via di fuga in caso di calamità in un territorio che ha già vissuto delle alluvioni”.