Ponte Agrò, quando ripartiranno i lavori e quando sarà riaperto: ecco le prossime tappe
di Andrea Rifatto | 20/11/2021 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 20/11/2021 | ATTUALITÀ
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Ponte Agrò con lavori fermi da un anno
La rabbia dei cittadini che si sentono abbandonati è tanta, così come la voglia di protestare contro le istituzioni emerge sempre di più con il passare del tempo, tanto che nei giorni scorsi, durante la chiusura della passerella, un automobilista stufo di attendere si è avventurato con l’auto dentro il cantiere, facendo poi retromarcia visto che era impossibile proseguire. Perchè il ponte Agrò sulla Statale 114, tra Santa Teresa di Riva e Sant'Alessio Siculo, è chiuso ormai dal settembre 2018, ma manifestava problemi strutturali già dal 2008, quando è iniziata la progettazione di un nuovo impalcato e parallelamente l’Anas ha iniziato a limitare la circolazione restringendo prima la carreggiata, istituendo poi il senso unico alternato fino ad arrivare all’interdizione definitiva, con disagi per i cittadini del comprensorio e ricadute negative anche per le attività commerciali, soprattutto della zona nord di Santa Teresa. Un iter lunghissimo, un progetto pronto ma che sembrava impossibile da realizzare per la mancanza di finanziamenti. Poi nel gennaio 2019 arrivano i fondi dalla Regione, 9 milioni di euro individuati nel Patto per il Sud, e a settembre dello stesso anno si conclude la gara d’appalto con l’aggiudicazione al raggruppamento di imprese “Mit Costruttori-Consorzio Stabile Alveare Network-Cgc Srl-Bosco Italia-Tecnolavori” di Adrano, per l’importo di 4,8 milioni di euro. Ma per vedere finalmente una ruspa è stato necessario attendere il 15 ottobre 2020, il fatidico giorno di apertura del cantiere per le opere di demolizione e ricostruzione dell’impalcato. Sembra fatta, non resta che attendere i 14 mesi previsti dal cronoprogramma per l’ultimazione, ma appena un mese dopo operai e mezzi spariscono. Subito, infatti, sorgono problemi legati alle linee elettriche e telefoniche da rimuovere dall’impalcato, oltre alla presenza del viadotto ferroviario accanto da monitorare in vista della demolizione del ponte. Trascorrono altri sei mesi, tutto sembra pronto per la riapertura del cantiere ma ecco la doccia fredda: l’impresa “Mit Costruttori” sta vivendo un momento molto difficile, con problemi di liquidità che potrebbero portarla al fallimento, e dunque non è più in grado di proseguire con l’appalto del ponte Agrò. L’Anas avvia quindi la procedura di risoluzione del contratto e sta redigendo lo stato di consistenza delle opere già eseguite, l'inventario di materiali, macchine e mezzi d'opera: poi si passerà all’affidamento all'impresa subentrante, che non avverrà prima di gennaio 2022 (si spera), anche perchè bisogna aggiornare i prezzi e redigere un nuovo computo metrico e valutare se sia necessario reperire ulteriori somme o siano sufficienti quelle previste dal finanziamento da 9 milioni. Tra consegna e avvio dei lavori è ipotizzabile sia necessario attendere un altro mese, dunque febbraio. Risultato? Per poter tornare a percorrere i 327 metri di impalcato sull’Agrò bisognerà aspettare l’estate del 2023. Se tutto andrà bene...