Sabato 12 Ottobre 2024
Automobilisti esasperati per una viabilità infernale tra Santa Teresa e Sant'Alessio


Ponte Agrò sulla Statale 114, ad un anno dall'avvio i lavori non sono neanche al 9%

di Andrea Rifatto | oggi | ATTUALITÀ

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Finora è stata costruita una pila

«Fate presto, non ne possiamo più di questa viabilità». Gli automobilisti che quotidianamente percorrono la Strada statale 114 tra Santa Teresa di Riva e Sant’Alessio Siculo devono sopportare code e intasamenti a tutte le ore del giorno, sulla passerella provvisoria che attraversa il torrente Agrò e sopratutto sul lato alessese, aumentati a causa del transito dei mezzi pesanti impegnati nella costruzione del raddoppio ferroviario e che molto spesso hanno difficoltà ad imboccare la bretella. I tempi per la riapertura del ponte Agrò sulla Orientale Sicula non appaiono però brevi. Consultando la pagina info cantieri di Anas, ente proprietario dell’arteria, che consente di conoscere i lavori in corso per la costruzione di nuove opere e per la manutenzione programmata, emerge che l’avanzamento dei lavori è attualmente all’8,95% e la data della loro conclusione è in corso di ridefinizione. Dunque ad un anno dalla ripresa degli interventi non è stato realizzato neanche un decimo di quanto previsto. I lavori di demolizione e ricostruzione della nuova opera, dopo la risoluzione del contratto con il precedente affidatario, sono stati consegnati il 31 agosto dello scorso anno all’impresa “Cosedil Spa” di Santa Venerina, che ha aperto il cantiere ad ottobre avviando l’abbattimento degli impalcati e delle pile, concluso a fine aprile. Da tre mesi si sta procedendo con la costruzione delle nuove pile e la prima è stata quasi ultimata, tanto si è passati alla realizzazione dei pali di fondazione del secondo pilastro: lavorazioni che richiedono tempo per la loro complessità e che fortunatamente non sono state ostacolate dalla presenza d’acqua, visto che il letto del torrente è asciutto da oltre un anno. 

La durata prevista dei lavori è sempre stata di 430 giorni e secondo i calcoli la riapertura del ponte Agrò dovrebbe avvenire nel primo trimestre del 2025, quasi otto anni dopo la chiusura: osservando lo stato del cantiere, però, questo termine sembra fin troppo ottimistico e i cittadini sperano che nei prossimi mesi gli interventi possano subire un’accelerata, affinché quello che sta per arrivare sua l’ultimo inverno con la passerella. Il nuovo ponte sarà composto da campate di luce doppia rispetto all’attuale, per cui le pile che non sono state demolite rimangono nella loro posizione senza la necessità della loro demolizione, per ragioni di continuità con quelle del ponte ferroviario alle quali saranno allineate. L’impalcato dell’Agrò avrà cinque campate centrali da 45,70 metri e tre campate (due lato Messina e una lato Catania) da 22,85 metri, la carreggiata sarà allargata fino a 16,10 metri, con due corsie da 3,75 metri ciascuna, due banchine da 1,50 metri, un marciapiede lato mare largo 3,20 metri e una pista ciclabile sul lato ferrovia larga 2,40 metri; previsto inoltre un nuovo impianto di illuminazione con lampade a led su tutto il tracciato stradale, lungo 326 metri.  La “Cosedil” ha ottenuto l’aggiudicazione per un totale di 4.822.518 euro, nell’ambito dell’operazione finanziata con i fondi della Regione che ha concesso ad Anas un contributo di 8.966.250 euro, di cui 6.898.443 per lavori e 1.071.556 euro per somme a disposizione.


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