Ponte Agrò, tutte le imprese rinunciano all’appalto. Anas attende risposte dal Ministero
di Andrea Rifatto | 07/09/2022 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 07/09/2022 | ATTUALITÀ
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Cantiere bloccato dall'ottobre 2020
Quattro anni esatti. Tanto è trascorso dalla chiusura del ponte Agrò sulla Strada statale 114, infrastruttura che collega Santa Teresa di Riva e Sant’Alessio Siculo che doveva essere demolita e ricostruita perchè manifestava problemi strutturali già dal 2008. Ma le notizie che arrivano da Anas sono tutt’altro che positive e i tempi per poter vedere l’opera completa sembrano allungarsi all’infinito. Ad ottobre 2020 erano partiti finalmente i lavori, aggiudicati al raggruppamento temporaneo di imprese “Mit Costruttori-Consorzio Stabile Alveare Network-Cgc Srl-Bosco Italia-Tecnolavori” di Adrano, per l’importo di 4,8 milioni di euro, ma dopo appena un mese operai e mezzi sono spariti in quanto l’azienda capogruppo non è stata più in grado di proseguire per problemi finanziari. Un anno fa Anas ha quindi risolto il contratto con la “Mit Costruttori” e le possibili strade per riaprire il cantiere erano tre: affidamento alla seconda ditta classificata alla gara d’appalto, alle imprese dello stesso raggruppamento aggiudicatario oppure affidamento tramite accordo quadro con società già aggiudicatarie con Anas di ponti e viadotti. “A causa del sopravvenuto incremento del costo delle materie prime, le prime due possibilità - che Anas ha ovviamente sondato - sono di fatto escluse - ci ha spiegato l’ente gestore della Statale 114 - poiché nessuna impresa sarebbe disponibile ad eseguire i lavori con il vecchio importo”. Il nuovo esecutore avrebbe infatti dovuto accettare l’affidamento con lo stesso ribasso offerto in sede di gara nel 2019, pari al 31,171%, ma da allora il settore delle costruzioni ha subito enormi rialzi e dunque quell’importo non avrebbe consentito neanche di coprire i costi dei materiali. “L’unica possibilità rimane quella dell'accordo quadro, ovvero un contratto già aggiudicato in precedenza ad un’impresa per l’esecuzione di opere - aggiunge Anas - e siamo in attesa del benestare del Ministero delle Infrastrutture, poiché quest’ultimo deve autorizzare di potere attingere gli extra costi dal fondo generato ad hoc”. Dunque un percorso non facile, considerando che il finanziamento da 9 milioni di euro concesso dalla Regione ad Anas negli anni scorsi potrebbe a questo punto non essere più sufficiente per coprire il costo del nuovo ponte Agrò. Dunque il cantiere continuerà a rimanere deserto ancora per parecchio tempo, con la circolazione dirottata sulla passerella provvisoria alla foce del torrente almeno per un altro inverno, con il rischio di chiusura in caso di piena del corso d’acqua. Lungaggini burocratiche che hanno inferto un duro colpo alle attività commerciali della via Stradella Catania di Santa Teresa, la porzione di Statale che dalla via Francesco Crispi collega con il ponte. Dal 2018 questa strada è una via cieca dove regna un assordante silenzio, in quella che prima era un’importante arteria di transito adesso deserta. Gli esercizi della zona sono in forte sofferenza e diventa sempre più dura tirare su la saracinesca, sapendo di ritrovarsi in una landa desolata, tanto che qualcuno ha deciso di chiudere.