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Ponte Agrò, via alle procedure di occupazione ed esproprio di aree per 3mila mq
di Andrea Rifatto | 28/09/2017 | ATTUALITÀ
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L'impalcato del ponte Agrò
Entrano nel vivo le procedure per la ricostruzione del ponte Agrò sulla Strada statale 114, tra S. Alessio Siculo e S. Teresa di Riva. Dopo l’incontro tenutosi nei giorni scorsi nel municipio santateresino, l’Anas è stata di parola e ha avviato il procedimento amministrativo inerente i lavori di demolizione e ricostruzione della struttura. L’Area Compartimentale di Catania ha infatti inviato ai sindaci dei due centri la comunicazione di avvio del procedimento di apposizione del vincolo preordinato all’esproprio relativo alle aree interessate ai lavori, al fine di accelerare l’iter tecnico-amministrativo per arrivare all’avvio delle opere. L’Anas, che agisce nel procedimento anche in qualità di società espropriante (responsabile è l’ingegnere Barbara Di Franco, titolare dell’Area Compartimentale di Catania), ha provveduto a inoltrare ai Comuni gli atti relativi al progetto affinché siano messi a disposizione di eventuali soggetti portatori di interessi pubblici o privati e dei proprietari delle aree dove è prevista l’occupazione temporanea o l’esproprio, che avranno 30 giorni per inviare eventuali osservazioni (idonee memorie scritte e documenti a mezzo raccomandata o in alternativa tramite Pec) all’Ufficio Espropriazioni dell’Area Compartimentale Anas di Catania. A Sant’Alessio sarà occupata temporaneamente una superficie di 2.213,59 metri quadrati, di cui 246,60 del Gruppo Cucuzzella Srl; 93,51 di Cucuzzella Francesco; 410,15 della Clanamar Tourist, 1.395,93 del Demanio e 67,40 di Rfi. Da espropriare, invece, 321,87 metri quadrati, di cui 42,77 del Gruppo Cucuzzella; 35,67 di Cucuzzella Francesco; 25,71 della Clanamar Tourist; 190,12 del Demanio e 27,60 di Rfi. A S. Teresa il cantiere prevede l’occupazione temporanea di 333,35 metri quadrati, suddivisi tra ex Provincia di Messina (3,90) e Rfi (189,46), mentre l’esproprio è previsto su 59,9 metri quadrati di cui 19,90 dell’ex Provincia e 40 di Rfi. Anas ha chiesto inoltre ai Comuni di far approvare il progetto esecutivo ai Consigli comunali, in modo da avviare i lavori di demolizione dell’impalcato e di costruzione del nuovo collegamento nel 2018. Anas evidenzia infatti come i lavori siano urgenti anche in considerazione del fatto che attualmente i collegamenti sono assicurati da una passerella provvisoria del tipo sommergibile costruita nel torrente.