Ponte sullo Stretto, Salvini e Ciucci da Roccalumera: "Si parte tra poche settimane"
di Andrea Rifatto | 13/04/2025 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 13/04/2025 | ATTUALITÀ
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I relatori del convegno promosso dai Lions
Non solo un’opera ingegneristica unica al mondo, ma anche un attrattore in grado di generare ricadute positive su una vasta area e sull’intera Penisola. È stato il tema al centro del convegno “Il Ponte nello Scanmed: vantaggi economici, turistici e commerciali”, ospitato dall’Antica Filanda di Roccalumera, promosso dal Lions Club Roccalumera-Quasimodo presieduto dall’avvocato Giovanni Longo con l’organizzazione dell’ingegnere Giuseppe Palamara e la collaborazione dall’avvocato Sergio Mastroeni. Un’importante occasione di confronto e approfondimento sul ruolo strategico del Ponte sullo Stretto di Messina nello scenario mediterraneo, nel contesto del rafforzamento del corridoio scandinavo-mediterraneo. Numerosi i relatori: il dott. Pietro Ciucci e l’ing. Valerio Mele (amministratore delegato e direttore tecnico di Stretto di Messina Spa), il prof. Enzo Siviero, il prof. Claudio Borri, la prof. Francesca Moraci, l’ing. Vincenzo Franza. Tra gli intervenuti anche sindaci e amministratori del comprensorio jonico. In videocollegamento anche il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini: «Al Ponte sullo Stretto abbiamo iniziato a lavorare già due anni e mezzo fa, qualche giorno prima dell’insediamento del Governo, abbiamo fatto grandi passi in avanti con l’approvazione in Consiglio dei Ministri e ormai si parla di qualche settimana, non di qualche mese, per l’avvio dei lavori. È chiaro che i tifosi del no useranno queste settimane per provare di tutto e di più - ha detto Salvini - già ci sono esposti alla Procura, ricorsi, controricorsi, occupazioni, cortei, manifestazioni. Quindi c’è bisogno di siciliani e calabresi che credono nel futuro, nella sostenibilità, nello sviluppo, nel lavoro, nel business, nella bellezza, perchè si tratta di un’opera unica al mondo a livello ingegneristico, oltre che bella e attrattiva. La sfida è offrire un prodotto che resista nel tempo - ha proseguito il ministro - in Parlamento ne abbiamo sentite di tutti i colori, che non regge al vento e al terremoto, che non sta in piedi. Da anni si dice che prima del Ponte bisogna fare altro, ma è un secolo che i siciliani lo sentono ed è da un secolo non hanno né il Ponte né altro. Noi abbiamo l’ambizione di fare sia il Ponte che strade e autostrade degne di questo nome e acquedotti. Quest'opera può essere un moltiplicatore di sviluppo e attrazione con pochi eguali nella storia italiana, moltiplicatore di ricchezza e opportunità non solo per Sicilia e Calabria ma per le aziende di tutta Italia». Il ministro Matteo Salvini ha sottolineato come la spesa per il Ponte sullo Stretto rappresenti meno della metà dell’investimento totale in sviluppo che ci sarà in Sicilia e Calabria e grazie al collegamento Messina, Reggio Calabria e Villa San Giovanni cambieranno aspetto grazie ad altre opere complementari. «L’obiettivo non deve essere solo offrire un nuovo servizio per la viabilità ma il Ponte deve fungere da stimolo per lo sviluppo di nuove attività e nuova competitività - ha detto l’ad di Stretto di Messina Spa - al centro dello sviluppo infrastrutturale dell’area con il ruolo di attrattore di investimenti. E può essere anche un polo di attrazione turistica - ha aggiunto - abbiamo chiesto ai progettisti di considerare anche la possibilità di utilizzo ai fini turistici delle due torri, con punti di osservazione a 250 metri di altezza». Poi il punto sulle procedure: «Stiamo lavorando con molto impegno alla fase conclusiva della valutazione di incidenza ambientale, poi si passerà all’esame del Cipess che approverà il progetto definitivo, il piano economico-finanziario e dichiarerà l’opera di pubblica utilità e darà il via alla fase realizzativa. Nella seconda metà dell’anno partiranno le prime realizzazioni sul territorio e si avvierà la redazione del progetto esecutivo dell’intera opera». La prospettiva dell’impatto turistico che il Ponte aprirebbe per Messina e la provincia è stata poi ampiamente analizzata, con al centro del dibattito il nuovo volto che il capoluogo peloritano acquisterebbe nella capacità di attrazione, come del resto è successo per i grandi ponti nel mondo.