Porto a Giardini Naxos, il Tar riapre i giochi: annullato il parere negativo della Regione
di Andrea Rifatto | 22/03/2025 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 22/03/2025 | ATTUALITÀ
1556 Lettori unici
Il progetto del nuovo porto turistico
Una mail inviata all’indirizzo sbagliato riapre la procedura per la realizzazione del porto turistico di Giardini Naxos. Il Tar di Catania ha infatti accolto il ricorso presentato nel 2021 dalle società “Tecnis Spa” (in amministrazione straordinaria) e “D’Agostino Angelo Antonio Costruzioni Generali Srl” (gruppo che nel 2019 ha acquisito l’impresa catanese) contro la decisione adottata dall’Assessorato regionale Territorio e Ambiente di esprimere parere negativo nella procedura integrata di valutazione impatto ambientale e di valutazione d’incidenza ambientale, coordinate nella valutazione ambientale strategica. I giudici della terza Sezione hanno quindi annullato il decreto assessoriale dell’11 giugno 2021 così come chiesto dalle imprese proponenti, difese dall’avvocato Massimo Blandi, con il sostegno del Comune di Giardini Naxos (autorità procedente) difeso dall’avvocato Antonio Catalioto. Lo scorso novembre il Tar etneo aveva stabilito che la trattazione della controversia spettasse a Palermo, ma il presidente del Tar Sicilia ha respinto l’eccezione di incompetenza in quanto l’atto impugnato «è destinato a produrre effetti nel solo ambito della circoscrizione della Sezione staccata di Catania” e ha assegnato a quest’ultima il ricorso, deciso adesso con sentenza. Ad opporsi vi era anche la “Net Group Srl”, società che nel 2006 ha presentato istanza di concessione demaniale dando avvio alla procedura in cui il progetto della “Tecnis” era stato presentato in concorrenza ed era stato poi preferito: il Tar ha confermato l’ammissibilità dell’intervento di “Net Group Srl”, difesa dall’avvocato Giuseppe Gitto, ritenendo che possa ambire al conseguimento della stessa utilità seppur in una diversa procedura, ma ha rigettato in quanto infondata la sua richiesta di irricevibilità del ricorso della “Tecnis”.
I giudici amministrativi hanno accolto in particolare il secondo motivo di ricorso presentato da “Tecnis Spa”, che ha lamentato non aver mai ricevuto il preavviso di rigetto inviato il 15 ottobre 2020 dall’Assessorato Territorio e Ambiente, ricostruendo come la comunicazione non sia stata inviata all’indirizzo pec di “Tecnis Spa in amministrazione straordinaria” bensì al precedente indirizzo pec della società. Dunque è stata riconosciuta la lesione del diritto al contraddittorio procedimentale, in quanto la società proponente del progetto del porto turistico di Giardini Naxos «non ha avuto contezza dei motivi ostativi all’accoglimento della propria istanza prima dell’adozione del provvedimento finale, risultando impossibilitata a presentare osservazioni entro il termine di 10 giorni dal ricevimento del parere di merito espresso dalla Commissione Tecnica-Specialistica, oggetto della comunicazione contenente il preavviso di rigetto». L’accoglimento di questo motivo di ricorso, attenendo alla violazione di una norma procedimentale da cui discende la regressione del procedimento e la rimessione in termini dell’istante al fine di presentare le proprie osservazioni successive al preavviso di rigetto, ha determinato l’assorbimento delle altre motivazioni per evidenti e ineludibili ragioni di ordine logico-pregiudiziale, in quanto attinenti al contenuto del provvedimento finale, adesso annullato per essere riadottato al termine del procedimento. Dunque ricorso accolto e Assessorato condannato al pagamento di 3.000 euro di spese di giudizio, di cui 2.000 euro a “Tecnis” e “D’Agostino” e 1.000 euro al Comune. Il diniego era stato espresso per carente caratterizzazione del sistema ambientale interessato dal progetto, mancata analisi degli effetti del traffico navale sull’ecosistema marino, mancanza di adeguata caratterizzazione dell’ecosistema marino, assenza di analisi del quadro della mobilità veicolare ex ante ed ex post l’entrata in esercizio del nuovo porto e alto livello di impatto sul patrimonio archeologico sia terrestre sia marino.