Porto turistico a Giardini Naxos, non tutto è perso: lo stop della Regione finisce al Tar
di Andrea Rifatto | oggi | ATTUALITÀ
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Il progetto del nuovo porto turistico
Tre anni fa è arrivato lo stop dalla Regione che ha bloccato l’intera procedura, ma il caso non è ancora chiuso e verrà affrontato nelle aule di giustizia. Il Tar di Catania si è infatti espresso sul ricorso presentato nel 2021 dalle società “Tecnis Spa” (in amministrazione straordinaria) e “D'Agostino Angelo Antonio Costruzioni Generali Srl” (gruppo che nel 2019 ha acquisito l’impresa catanese) contro la decisione dell’Assessorato regionale Territorio e Ambiente di esprimere parere negativo alla realizzazione del porto turistico di Giardini Naxos. La Terza Sezione, con un’ordinanza, ha disposto che la trattazione della controversia spetta al Tar di Palermo e non alla Sezione staccata di Catania, innanzi al quale la causa si è incardinata, così come sostenuto dalla “Net Group Srl”, società che si oppone nel ricorso in quanto nel 2006 ha presentato l’istanza di concessione demaniale, dando avvio alla procedura in cui il progetto della “Tecnis” era stato presentato in concorrenza a quello proposto dalla “Net Group” ed era stato a quest’ultimo preferito. Il Tar ha rigettato l’eccezione di inammissibilità presentata dalle imprese ricorrenti sottolineando come sia ravvisabile l’interesse della “Net Group”, difesa dall’avvocato Giuseppe Gitto, ad ambire al conseguimento della stessa utilità chiesta dalle due imprese concorrenti, seppur in una diversa procedura. A sostegno della “Tecnis”(soggetto proponente) e del gruppo “D’Agostino”, difese dall’avvocato Massimo Blandi, vi è il Comune di Giardini Naxos (autorità procedente), rappresentato dall’avvocato Antonio Catalioto. Nel 2014 la “Tecnis” ha chiesto alla Regione l’avvio della procedura di Valutazione d’impatto ambientale e di Valutazione d’incidenza ambientale, coordinate nella Valutazione ambientale strategica, ma nel giugno 2021 è arrivato il parere negativo con decreto dell’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Salvatore Cordaro, sulla scorta del parere negativo di compatibilità ambientale espresso dalla Commissione Tecnica Specialistica per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale all’intervento riguardante la concessione demaniale marittima per la realizzazione e gestione del porto turistico di Giardini Naxos. L’area richiesta in concessione ammonta nel progetto a 120.758 metri quadrati, costituita da uno specchio acqueo di 93.839 mq ed una superficie di pubblico demanio marittimo di 26.918 mq antistante la baia di Schisò, a sud della cittadina naxiota, comprendendo l’attuale molo lungo circa 250 metri banchinato internamente, la banchina di riva lunga circa 70 metri posta alla radice dell'attuale molo e un tratto di spiaggia compreso tra il molo di sopraflutto ed una scogliera semi emersa in scogli naturali lunga 95 metri. Tra le criticità rilevate dalla Regione la carente caratterizzazione del sistema ambientale interessato dal progetto, la mancata analisi degli effetti del traffico navale sull’ecosistema marino, la mancanza di un’adeguata caratterizzazione dell’ecosistema marino, l’assenza di un’analisi del quadro della mobilità veicolare ex ante ed ex post l’entrata in esercizio del nuovo porto (al fine di stimare i livelli di carico veicolare nel sistema dei trasporti sia esterno sia interno all’area di interesse) e un alto livello di impatto sul patrimonio archeologico sia terrestre sia marino. Adesso sarà il Tar di Palermo a stabilire se la bocciatura della Regione vada confermata o possano essere accolte le tesi delle imprese proponenti dell’opera, con la possibile ripartenza dell’iter.