“Premio Zappala”, salta la presenza di Giordano per evitare "incidenti" con Borsellino
di Redazione | 01/08/2022 | ATTUALITÀ
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Stefano Giordano e Salvatore Borsellino
Salta la presenza dell’avvocato Stefano Giordano, figlio del giudice Alfonso, presidente del Maxi Processo di Palermo, al “Premio Onofrio Zappalà” in programma martedì 2 agosto al Palazzo della Cultura di Santa Teresa di Riva, dove interverranno Salvatore Borsellino (fratello di Paolo), Marina Orlandi (vedova di Marco Biagi) e Giovanni Paparcuri (autista di Rocco Chinnici e collaboratore di Giovanni Falcone), con le associazioni “Libera” e “Agende Rosse”. L’associazione “Amici di Onofrio Zappalà” ha infatti annullato l’intervento dell’ospite, “avendo appreso che lo stesso - spiega in una nota - cura professionalmente parte delle controversie del dottor Bruno Contrada, ufficiale di Polizia, funzionario e agente del Sisde, condannato in passato in via definitiva per favoreggiamento alla mafia con sentenza del 2007, modificata nel 2017 in quanto al tempo non era previsto il concorso esterno in associazione mafiosa. Pur nella piena rispettabilità dell’avvocato Giordano, che in maniera del tutto legittima offre le sue prestazioni professionali - scrive l’associazione presieduta da Antonello D’Arrigo - non riteniamo conveniente la sua presenza per motivi di opportunità, visto che parliamo apertamente di mafia, depistaggi e Servizi segreti deviati dello Stato. La presenza di Salvatore Borsellino ne accentua tale disagio, visti i tempi di azione e il tipo di reati a suo tempo contestati”. L’intervento di Stefano Giordano era stato inserito nella serata su richiesta dell’associazione culturale “I Marinoti”, “che ignari anche loro lo avevano proposto per rappresentare la figura del padre - aggiunge D'Arrigo - che i ragazzi si erano impegnati ad elaborare e i cui lavori devono essere premiati”. “I Marinoti” hanno però deciso di non partecipare al “Premio Onofrio Zappalà”, dove avrebbero premiato gli studenti che hanno partecipato Premio sulla legalità. “Si è ritenuto opportuno, per la tematica che verrà trattata per evitare forme di disagio nella persona del signor Salvatore Borsellino e promotore delle ‘Agende rosse’, escludere il nostro ospite avvocato Stefano Giordano perchè legale del dottor Bruno Contrada - commenta in merito il presidente de ‘I Marinoti’, Giovanni Casablanca - l’avvocato Giordano, messo a conoscenza della situazione abbastanza delicata creatasi, ha accettato la decisione e si è messo ugualmente a nostra completa disposizione dimostrando tolleranza e spiccato senso civico. ‘I Marinoti’, pur avendo compreso la motivazione e rispettato certi aspetti del punto di vista dell’associazione ‘Agende Rosse’, non la condivide pienamente per il motivo che l'avvocato Giordano, prima di essere il legale di Contrada, è il figlio di Alfonso Giordano, presidente del Maxiprocesso alla mafia che si è concluso con 19 ergastoli, 2665 anni di reclusione e 11 miliardi di lire di pene pecunarie inflitte ai vertici di “Cosa nostra”. La sua presenza alla serata del 2 agosto era solo per onorare la figura onorevole del padre ed altrettanto equipollente come quella dei giudici Falcone e Borsellino. Ci scusiamo con l’associazione ‘Amici di Onofrio Zappalà’ per il problema emerso - concludono 'I Marinoti' - non escludendo una collaborazione futura per altri progetti interessanti, ma abbiamo deciso all'unanimità che la serata per il premio alla legalità ‘I Marinoti’ si terrà in data da destinarsi”.