"Presidi di emergenza agli svincoli S. Teresa e Alì Terme": la proposta del referente 118
di Andrea Rifatto | 21/10/2020 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 21/10/2020 | ATTUALITÀ
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Il progetto dello svincolo di S. Teresa e il dott. Picciolo
I nascituri svincoli autostradali dell’A18 previsti a Santa Teresa e Alì Terme rappresentano due infrastrutture destinate sicuramente a migliorare la viabilità dell’intero comprensorio, garantendo il decongestionamento del traffico e la possibilità di raggiungere rapidamente l’autostrada, anche in situazioni di calamità dove la rete viaria locale potrebbe andare in tilt. E allora perchè non prevedere in corrispondenza delle due uscite dei presidi di emergenza con postazioni dei Vigili del Fuoco e dell’ambulanza 118, con annessa elipista abilitata all’atterraggio notturno e magari, in base alla organizzazione delle rete autostradale, anche un presidio della Polizia stradale? A lanciare questa proposta è il dottor Vincenzo Picciolo, referente Emergenza-Urgenza 118 dell’Asp di Messina, anche alla luce della progettazione in fase di redazione delle due infrastrutture. “Prevedere in un'unica sede l’allocazione dei servizi preposti al soccorso potrebbe rappresentare non solo un nuovo modello organizzativo, ma al contempo la standardizzazione dei servizi di assistenza lungo le maggiori vie di comunicazione - spiega Picciolo - e tale postazione, che rappresenta un’unità funzionale e strutturale dei servizi di assistenza, potrebbe essere definita Life Point. L’area su cui dovrebbe sorgere dovrà ovviamente garantire il rapido accesso dei mezzi di emergenza sia in autostrada che alla viabilità ordinaria”. Diversi i vantaggi che si otterrebbero, secondo il referente provinciale del 118, dalla realizzazione dei Life Point: aggregazione delle unità di soccorso afferenti alle varie discipline; rapido accesso dei mezzi di soccorso alla viabilità ordinaria; rapido accesso dei mezzi di soccorso alla viabilità autostradale nei due sensi di marcia; elipista con il vantaggio di utilizzare l’elisoccorso anche di notte, utile al rapido trasferimento dei pazienti negli ospedali di riferimento; riduzione dei tempi di intervento, visto che i mezzi in partenza non dovranno più transitare dalle arterie cittadine, spesso intasate dal traffico, per raggiungere le varie destinazioni. Un nuovo modello organizzativo, dunque, che sfruttando la presenza ravvicinata di più caselli sull’A18, che salirebbero a cinque rispetto ai tre attuali nel tratto Giardini Naxos-Scaletta Zanclea, consentirebbe di ottenere benefici per l’intero territorio.