Prevenzione delle arteriopatie agli arti, medici e volontari al servizio dei cittadini
di Andrea Rifatto | 27/11/2018 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 27/11/2018 | ATTUALITÀ
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I partecipanti alla conferenza di presentazione
Aiutare gli ultracinquantenni a prevenire le arteriopatie degli arti inferiori e curarle per tempo evitando gravi conseguenze. È l’obiettivo del progetto “Professionisti del territorio e Croce Rossa insieme per un’attenta prevenzione verso una diagnosi precoce di arteriopatia degli arti inferiori ed ipertensione arteriosa, quali importanti markers di rischio cardio-vascolare”, presentato ieri mattina nel municipio di S. Teresa di Riva. Promotori dell’iniziativa il medico l’angiologo e del 118 Salvadore Soraci e il collega Filippo Isaja, anestesista all'ospedale di Taormina e presidente della Croce Rossa Italiana Taormina-Roccalumera. Alla conferenza sono intervenuti anche il sindaco Danilo Lo Giudice, il vicesindaco con delega alla Salute Gianmarco Lombardo, il sindaco di Mandanici Armando Carpo, l’assessore Melina Scarcella per Pagliara e la consigliera Violetta Ferraro di Furci e diversi volontari della Cri, tra cui il dottor Enzo Saccà, che collabora all'organizzazione delle giornate di screening. Scopo dell’iniziativa è quello di raggiungere in un periodo di quattro mesi, da dicembre a marzo, il maggior numero possibile di ultracinquantenni residenti nel territorio, in particolare nei comuni montani e nelle zone rurali, per un’azione gratuita di prevenzione delle arteriopatie. I primi appuntamenti sono in programma sabato 1 dicembre al Palazzo della Cultura di S. Teresa e domenica 2 dicembre al Centro sociale di Roccalumera, entrambi alle ore 9. Ne seguiranno altri nei vari comuni, man mano che arriveranno le adesioni dalle amministrazioni locali. In queste giornate, oltre alla misurazione della pressione arteriosa, i cittadini che parteciperanno saranno sottoposti a un questionario atto a scoprire pazienti con possibile arteriopatia asintomatica o sintomatica misconosciuta, che si manifesta con disturbi agli arti inferiori quando ci si muove (durante una camminata, salendo le scale). In caso di positività per possibile arteriopatia, i cittadini saranno sottoposti subito dopo ad un esame doppler chiamato Abi, eseguito da medico specialista angiologo, che se risulterà positivo sarà loro consegnato affinché si rivolgano al medico curante per essere sottoposti ad ulteriori indagini con successiva terapia medica. “Abbiamo subito accolto con favore questa iniziativa perché riteniamo sia importante favorire la prevenzione – ha evidenziato il sindaco – e la presenza della Croce Rossa e di medici disponibili sul territorio è fondamentale”. “Importante ragionare a livello comprensoriale – ha aggiunto l’assessore Lombardo – per andare incontro al cittadino. Soddisfatto che la nostra idea nata con il Progetto Salute venga adesso ampliata e diffusa sul territorio”. Il presidente della Croce Rossa, Filippo Isaja, ha ricordato come il principio fondamentale dell’associazione sia quello di fornire un aiuto alla popolazione e che con questo progetto si punta a raggiungere quei cittadini che, vivendo nei centri collinari e nelle zone rurali, accedono con più difficoltà a controlli medici e screening, permettendo di fare emergere patologie spesso non note ai pazienti. Soraci, sottolineando come non sia facile raggiungere la popolazione più anziana e proponendo nel breve futuro la realizzazione di un progetto itinerante per raggiungere anche a domicilio i pazienti con una unità mobile, ipotesi condivisa dal sindaco Carpo, ha ricordato come l’arteriopatia è una malattia che se diagnosticata presto, in fase precoce o non avanzata, evita la sua evoluzione che potrebbe portare a pesanti peggioramenti sino ad arrivare alla cancrena e all’amputazione dell’arto. “Parliamo di una patologia che riduce la durata della vita e riconoscerla per tempo può salvare – ha spiegato l’angiologo – e si associa spesso a infarti o ictus o aneurismi dell’aorta. Una diagnosi precoce e soprattutto una prevenzione sistematica che favorisca abitudini di vita corrette giocano un ruolo fondamentale nella limitazione delle insorgenze e dell’evoluzione di tali patologie”.