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Ricerca e prevenzione per sconfiggere il cancro
29/11/2013 | ATTUALITÀ
29/11/2013 | ATTUALITÀ
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Il tavolo dei relatori
Nell’ambito delle attività di Educazione alla salute, previste all’interno del Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto d’Istruzione Superiore di Santa Teresa, diretto dalla dott.ssa Carmela Maria Lipari, grazie alla collaborazione con l’Airc della provincia di Messina, si è svolto, presso il palazzo della Cultura di S. Teresa, un incontro informativo sulla prevenzione e la ricerca per la cura del cancro. Ha aperto i lavori la dirigente, che ha sottolineato quanto importante sia per la comunità scolastica dedicare spazio ad una diffusa informazione sui rischi per la salute e il benessere individuale e sulle strategie adatte per realizzare un’opportuna prevenzione.
Relatori sono stati il prof. Francesco Trimarchi, ordinario di Endocrinologia nell'Università di Messina, il quale ha spiegato agli studenti del Liceo Classico “Trimarchi” e del Liceo Scientifico “Caminiti” che la prevenzione, sia primaria che secondaria, può proteggere dal cancro e che combattere i tumori è possibile, adottando stili di vita sani, come ad esempio, evitare il fumo, fare attività fisica e seguire una corretta alimentazione e individuando la malattia tempestivamente, attraverso una diagnosi precoce. Il dott. Orazio Pennisi, responsabile del servizio di senologia presso l’ospedale “San Vincenzo” di Taormina e referente per l'Asp 5 di Messina per lo screening mammografico, ha spiegato ai presenti che la Sicilia, come molte altre regioni, ha attivato una campagna di prevenzione dei tumori mediante un programma di screening, organizzato dalle Asp territoriali, per eseguire controlli periodici del tutto gratuiti. L’importanza di sottoporsi a visite regolari è stata sottolineata anche dal primario di radiologia dell’Ospedale San Vincenzo, dott. Placido Romeo, mentre la referente Airc della zona jonica, prof.ssa Laura Fleres, ha invitato i giovani a inserirsi nei gruppi di volontariato, in quanto la campagna di ricerca fondi ha bisogno del contributo di tutti. Tutti insieme, attraverso la costituzione di reti e gruppi, abbiamo più possibilità di sconfiggere questa malattia e di migliorare le condizioni di chi cerca quotidianamente di guarire.