Prg o Pug, a Santa Teresa un'altra occasione mancata per delineare lo sviluppo urbanistico
di Andrea Rifatto | 07/09/2021 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 07/09/2021 | ATTUALITÀ
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Si costruisce con le regole fissate nel 1979
“Se riuscissimo ad approvare il Pug prima delle elezioni sarei contento, perchè avremmo raggiunto il risultato, ma sinceramente non credo che ci arriveremo”. Non vedrà dunque la luce neanche in questa legislatura il Piano regolatore generale di Santa Teresa di Riva, strumento ormai mandato in pensione visto che lo scorso anno la Regione ha introdotto il Piano urbanistico generale. La conferma arriva direttamente dal sindaco Danilo Lo Giudice, che sin dal 2012 segue l’iter avviato all’indomani dell’insediamento del primo cittadino Cateno De Luca, la cui amministrazione cestinò senza appello il Prg redatto dall’ingegnere Adriano Nicotra e dall’architetto Paolo Costa, pronto per l’approvazione. Sei mesi dopo vennero approvate le direttive, poi sul finire del mandato, nell’aprile 2017, il Consiglio comunale esitò il nuovo schema di massima e venne incaricato un pool di professionisti capeggiato dall’ingegnere Nino Famulari e composto dall’architetto Salvatore Mondello, dall’avvocato Carmelo Moschella, dal geologo Carmelo Antonio Nicita e dall’agronomo Giacomo Agostino Chillemi. “La mia amministrazione ha affidato un altro incarico perchè nonostante spetti alla Regione fornire le cartografie ai Comuni, non le abbiamo mai ricevute in quanto sono state commissionate ad una società ma non sono state pagate e dunque non sono state mai consegnate. Quindi abbiamo speso circa 35mila euro per fare il volo aereo e mappare tutto il territorio”. La nuova norma urbanistica regionale ha però stravolto i piani: “I nuovi Pug introdotti dalla legge possono essere predisposti solo dopo un anno dalla redazione del piano unico regionale - spiega Lo Giudice - che la Regione finora non ha fatto, anche perchè la norma è stata impugnata. Quindi ad oggi non sappiamo cosa fare, le linee guida per la redazione dei Pug sono state pubblicate solo il 6 agosto e ci vorrà adesso un anno per il piano generale della Regione e potremo agire solo dopo. Abbiamo fatto tutto il possibile - aggiunge il sindaco - io non ho terreni di proprietà a Santa Teresa e quindi non ho un interesse, ma da sindaco solo quello di vedere il Pug approvato perchè ci sono imprenditori che sono stati seguiti da me a Palermo e poi in Consiglio comunale, dove abbiamo approvato tutto ciò che è arrivato, non speculazioni edilizie ma opportunità per insediamenti produttivi, assumendoci anche delle responsabilità. Però quando tutto dipende da altri, come adesso dalla Regione, diventa difficile”. Oggi è ancora in vigore il Programma di Fabbricazione del 1979, con molti vincoli scaduti, che lo stesso Dipartimento regionale dell’Urbanistica definisce datato e non coerente con le attuali componenti sociali, ambientali ed economiche del territorio e con gli obiettivi di sostenibilità ambientale, chiedendo puntualmente la Valutazione ambientale strategica ad ogni richiesta di deroga per nuovi insediamenti abitativi o turistici. Prg o Pug, comunque, poco cambia: in sostanza il documento di pianificazione urbanistica di Santa Teresa continua a mancare da 30 anni, durante i quali buona parte del territorio è stato compromesso dalla cementificazione selvaggia.