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Programma "6000 Campanili", Sicilia a bocca asciutta
di Sikily News | 09/01/2014 | ATTUALITÀ
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115 progetti "di piccola entità'' che beneficeranno di 100 milioni
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha pubblicato la graduatoria dei Comuni ammessi a finanziamento per il primo programma “6.000 Campanili”, introdotto dal “Decreto fare”, che permetterà ai Comuni sotto i 5 mila abitanti di ottenere finanziamenti per piccole opere infrastrutturali. L'elenco dei 115 Comuni ammessi a questa prima fase è inserito nel decreto firmato dal Ministro delle infrastrutture e trasporti Maurizio Lupi e inviato alla Corte dei Conti. Solo cinque i progetti finanziati in Sicilia, per un totale di 4.321.668,07 euro. In Sicilia sono stati finanziati solo i progetti dei comuni di Alessandria della Rocca (Ag – 740mila euro per Realizzazione e manutenzione di reti viarie e infrastrutture accessorie e funzionali o reti telematiche di NGN e Wi-Fi); Castiglione di Sicilia (Ct, 999.920, 94 euro per Nuova costruzione di edifici pubblici), Gallodoro (Me, 581.747, 13 per Realizzazione e manutenzione di reti viarie e infrastrutture accessorie e funzionali o reti telematiche di NGN e Wi-Fi); Raddusa (Ct, 1 mln di euro per Nuova costruzione di edifici pubblici); Castell’Umberto (Me, 1mln di euro per Realizzazione e manutenzione di reti viarie e infrastrutture accessorie e funzionali o reti telematiche di NGN e Wi-Fi).
Il fondo per questa fase di finanziamento, stanziato nel Decreto del Fare, ammonta a 100 milioni di euro. A breve il ministro firmerà il secondo decreto che include la graduatoria dei circa 60 Comuni finanziati con gli ulteriori 50 milioni di euro assegnati al programma 6.000 Campanili dalla Legge di Stabilità. L'iniziativa, che ha raccolto 3.600 progetti presentati, punta a rimettere subito in moto l'economia locale: tramite queste opere “di piccola entità”, cioè di costi compresi tra i 500 mila euro e il milione, il Governo punta a stimolare la riqualificazione del territorio con una significativa ricaduta occupazionale. Ministero e Governo inoltre hanno confermato l'intenzione di destinare nuove risorse al programma durante il 2014 e per il 2015. Il programma inoltre beneficerà anche di risorse non spese dei Fondi strutturali europei per le regioni del Sud. Queste nuove dotazioni sono utilizzabili per i progetti presentati dai Comuni delle regioni del Mezzogiorno, altri mille interventi circa su cui sono in corso le verifiche per l'inserimento nell'elenco delle opere finanziate. Intanto si attende il via libera della Corte dei Conti, a seguito del quale potrà diventare pienamente operativa l'erogazione dei primi fondi.