Raccolta rifiuti a Sant’Alessio: “Noi famiglie con disabili viviamo grossi disagi”
di Andrea Rifatto | 17/07/2018 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 17/07/2018 | ATTUALITÀ
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Raccolta dell'indifferenziata ieri in via Sena
Cambia il calendario, restano i disagi. La gestione della raccolta differenziata a Sant’Alessio fa registrare criticità e non mancano le lamentele sia da parte dei residenti che dei villeggianti. Da ieri è in vigore il nuovo orario estivo che prevede non più uno ma due passaggi per la raccolta dell’indifferenziata, il lunedì e il sabato. Oltre alle perplessità manifestate in merito al fatto che ciò indurrebbe la popolazione a differenziare meno i rifiuti, ad essere sollevata è un’altra questione, che riguarda le particolari esigenze degli utenti nel cui nucleo familiare si trovano disabili gravi o gravissimi. La raccolta del rifiuto differenziato il lunedì e il sabato obbliga infatti queste famiglie a tenere in casa per parecchi giorni presidi medici come pannoloni e traverse, che ovviamente producono cattivi odori, e lo stesso problema interessa quei nuclei con bambini piccoli e anziani, dove quotidianamente si ha l’esigenza di gettare pannolini e pannoloni. A segnalarci i disagi vissuti è una villeggiante di Caltanissetta, che da 13 anni trascorre l’estate a Sant’Alessio dove ha acquistato casa, la signora Gisella Canicattì, mamma di un ragazzo disabile gravissimo. La donna si è fatta portavoce di diverse famiglie con gli stessi problemi che vivono nel quartiere Sena. “In base a questo calendario siamo costretti a tenere in casa dal lunedì al sabato i rifiuti, abbiamo segnalato i disagi al Comune – spiega – ma non abbiamo ottenuto soluzioni. Ho parlato direttamente con il sindaco Giovanni Foti e mi ha spiegato che a Sant’Alessio, essendo un comune sotto i 5mila abitanti, non è possibile fare diversamente la raccolta, ma ho scoperto che ciò non è vero e dunque mi sento presa in giro, perché vengono lesi i diritti di mio figlio. Noi paghiamo la tassa rifiuti così come i residenti, anche se produciamo spazzatura solo un mese e mezzo l’anno: inutile che andiamo a sindacare solo sull’inciviltà della gente, che non può penalizzare noi e per questo chiediamo che l’Amministrazione si faccia carico delle nostre esigenze: nel quartiere Sena ci sono sei ragazzi disabili e famiglie con bambini pannolini e quindi è necessario potenziare la raccolta dell’indifferenziata. Se il Comune non vuole inserire un terzo giorno nel calendario, allora si preveda un ritiro a domicilio due volte a settimana presso le nostre utenze, senza aggravio di costi, come avviene ad esempio a S. Teresa. Oggi (ieri, ndc) ho chiamato il sindaco al telefono quattro volte ma non ha risposto, i problemi non li possiamo risolvere noi che veniamo in vacanza – conclude Gisella Canicattì – ma spetta al Comune occuparsene”.