Giovedì 26 Dicembre 2024
Chiesto lo stop al progetto definitivo. L'assessore regionale cerca la mediazione


Raddoppio ferroviario a rischio, Giardini fa ricorso al Tar. Interviene Falcone

di Andrea Rifatto | 15/12/2018 | ATTUALITÀ

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La stazione di Taormina-Giardini

“Sarà l’opera più importante che nei prossimi dieci anni verrà realizzata in Sicilia” diceva l’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone, durante la conferenza dei servizi del 29 novembre a Roma per l’approvazione del progetto definitivo del raddoppio della tratta Giampilieri-Fiumefreddo, unica a binario unico della linea Messina-Catania. Ieri, però, la preoccupazione rispetto a voci di possibili contenziosi, finora rimaste tali, che potrebbero bloccare l’iter dell’opera si è fatta molto più concreta alla luce del ricorso presentato al Tar del Lazio contro l’approvazione del progetto definitivo dal Comune di Giardini Naxos, il grande escluso di questa operazione dal costo complessivo di circa 2,3 miliardi di euro. E l’assessore Falcone è sceso in campo in prima persona per cercare di evitare intoppi burocratici in una terra che di problemi di questa natura ne ha vissuti finora parecchi. Tutto parte dal ruolo marginale riservato a Giardini Naxos, prima colonia greca in Sicilia, comune che alla conferenza di servizi non era neanche invitato perchè i lavori non interessano il suo territorio. Dopo non poche proteste, l’Amministrazione venne invitata in “extremis”, come Cenerentola al ballo, e rappresentata dal presidente del Consiglio comunale, Danilo Bevacqua, che però ha potuto prendere parte soltanto con il ruolo di uditore, cioè senza diritto di voto. L’Amministrazione comunale intende invece partecipare attivamente alle scelte decisionali che riguardano l’opera, che comporterebbe la dismissione dell’attuale stazione ferroviaria di Taormina-Giardini, nonché una diversa denominazione delle nuove sedi ferroviarie da realizzare, procurando quello che viene ritenuto un danno logistico in relazione ai collegamenti e di immagine in relazione alla nuova dicitura programmata, ossia Alcantara-Giardini, mentre sparirebbe la storica denominazione Taormina-Giardini, visto che la città del Centauro avrebbe la sua stazione proprio sotto il centro storico. Il sindaco ha deciso di avanzare ricorso al Tar, con la richiesta di sospensiva del provvedimento, contro l’ordinanza numero 38 del 9 novembre scorso firmata dal Commissario delle Ferrovie dello Stato che ha indetto la conferenza di servizi,  contro il progetto approvato nonché contro tutti gli atti propedeutici e consequenziali compresa la mancata convocazione alla conferenza di servizi del Comune di Giardini, rappresentato al Tar dall’avvocato Antonio Catalioto di Messina.

“Rivendichiamo tutto ciò che abbiamo detto sin dall’inizio – spiega il sindaco di Giardini Naxos, Nello Lo Turco – ossia il mantenimento della denominazione Taormina-Giardini, la richiesta che la Alcantara non sia solo una fermata ma una stazione e che vi sia il collegamento con l’attuale linea ferrata”. Una situazione, quella che adesso il Comune punta a far modificare davanti ai giudici amministrativi, che ha generato malcontento e polemiche non solo da parte dell’Amministrazione naxiota ma anche da parte di partiti politici ed associazioni che non vorrebbero “cancellata” la storica stazione di Taormina-Giardini, per la grande valenza culturale ed architettonica che la stessa riveste oltre alla posizione strategica e logistica dei flussi turistici che arrivano nella colonia greca per raggiungere le due principali mete del turismo siciliano. Per evitare “traumatici” stop alle procedure, visto che una volta acquisita la valutazione di impatto ambientale, ad aprile del 2019 potrebbe essere espletata la gara d’appalto, l’assessore regionale Marco Falcone si è messo ieri in contatto con il sindaco di Giardini e ha fissato un incontro per lunedì mattina alla Città metropolitana di Messina, dove l’esponente del governo Musumeci aveva già programmato un tavolo tecnico per discutere le problematiche dell’autostrada A18 Messina-Catania. L’assessore, pur se l’opera del raddoppio ferroviario non veda la Regione direttamente coinvolta, si sta impegnando in prima persona in una mediazione importante per evitare che tutto si blocchi a causa di contenziosi: l’obiettivo è quello di seguire la via della concertazione tra le parti, affinché si tutelino prima di ogni cosa gli interessi delle comunità locali ma si raggiunga l’obiettivo che è quello di avviare e portare a compimento i lavori. Il progetto di raddoppio ferroviario tra Giampilieri e Fiuemfreddo prevede la realizzazione di un tracciato a doppio binario in variante rispetto alla linea attuale, della lunghezza di circa 42 chilometri, di cui 38 in galleria, che permetterà di aumentare la capacità della linea e di garantire maggiore regolarità per i treni in viaggio fra Messina e Catania, collegamento che è parte integrante del Corridoio ferroviario europeo TEN-T Scandinavia-Mediterraneo. La chiusura della conferenza dei servizi è prevista entro 90 giorni, salvo imprevisti che potrebbero derivare da un eventuale accoglimento del ricorso al Tar del Lazio presentato dal Comune di Giardini Naxos.


COMMENTI

Alfio Parisi | il 16/12/2018 alle 11:06:31

Verrebbe da chiedersi dove sono stati gli amministratori giardinesi in tutti questi anni. Già perché il tracciato, relativamente alla zona di Taormina-Giardini venne approvato nel lontano 2005. Tale tracciato recepiva le richieste dei vari comuni, che sono attraversati dalla ormai anacronistica linea ferroviaria che li taglia in due parti, spostando completamente a monte il tracciato con realizzazione in galleria della stazione di Taormina e possibilità di una velocità maggiore. Eventualmente ci si potrebbe interrogare di cosa farne della bellissima struttura dell'attuale stazione ma porre veti dopo che tutti i comuni, dopo vari anni e lunghe trattative, hanno dato lo sta bene e i lavori sono stati totalmente finanziati per 2.340 milioni di euro significherebbe che, come spesso accade in Sicilia, se ne riparlerebbe fra 15 anni. E' questo ciò che vuol fare il sig. Lo Turco insieme ai consiglieri? E' utile ricordare quante richieste negli anni sono state avanzate dai pendolari per i continui smottamenti che puntualmente si verificano nella zona di Taormina con interruzione della linea. Speriamo che si calmino gli animi e che possa trovarsi immediatamente una soluzione.

Giuseppe Cacciola | il 16/12/2018 alle 16:52:32

Siamo alle solite non so riesce non si riesco a capire il bene comune

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