Raddoppio ferroviario, a Sant'Alessio protestano residenti e lavoratori del cantiere
di Andrea Rifatto | 13/06/2024 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 13/06/2024 | ATTUALITÀ
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Il cantiere e l'abitazione con in mezzo la Sp 12
Dalle proteste dei cittadini alle lamentele dei lavoratori. Il cantiere del raddoppio ferroviario di Sant’Alessio Siculo è in gran fermento ma non solo per i lavori di costruzione della nuova stazione e le attività preliminari all’avvio dello scavo della galleria “Forza d’Agro” con la talpa che arriverà a breve. A sollevare questioni diverse sono i residenti della frazione Lacco e gli operai impegnati nel sito. Nel primo caso una famiglia residente sulla Strada provinciale 12, in un’abitazione a ridosso dell’arteria di fronte all’ingresso del cantiere, ha inscenato una protesta entrando nell’area riservata agli addetti ai lavori e denunciando di essere costretta a convivere da mesi con forti disagi, provocati dai rumori, dalle vibrazioni e dalle polveri prodotti dai mezzi d’opera e che raggiungono l’interno della loro casa. Marito e moglie hanno ripreso le attività in corso con il cellulare, pubblicando tutto in diretta sui social network, accusando le società costruttrici di non salvaguardare la loro sicurezza e la loro salute. In questi giorni i disagi si sono accentuati in quanto escavatori e camion stanno operando proprio a ridosso della Sp 12, per realizzare alcune piste di cantiere in asfalto per consentire il transito eccezionale con la Tbm e per permettere di deviare la circolazione in caso di lavori sulla viabilità provinciale: parallelamente sono cresciute le lamentele della famiglia che vive di fronte, che già da mesi lamenta le difficoltà quotidiane al gruppo Webuild-Pizzarotti. Nel progetto ambientale della cantierizzazione, redatto da Italferr su incarico di Rete Ferroviaria Italiana, è previsto come intervento di mitigazione la posa di barriere antirumore di cantiere (alte 5 metri e larghe 28 centimetri) su entrambi i lati della Sp 12, da Mantineo fino a monte della frazione Lacco, che però finora non sono state installate. Sui luoghi si è recato anche il sindaco Domenico Aliberti, che ha preso atto delle criticità vissute dalla famiglia e ha poi sentito il gruppo Webuild-Pizzarotti: “Siamo intervenuti più volte a Lacco per altri disagi ma non eravamo a conoscenza di questa problematica finora non segnalata - ci ha spiegato il primo cittadino - le imprese mi hanno assicurato che monteranno le barriere antirumore prima dell’avvio dello scavo della galleria con la talpa e sono disposte a corrispondere un indennizzo agli abitanti che vivono di fronte l’ingresso del cantiere per i disagi subiti. Per ciò che riguarda la delimitazione del cantiere, mi è stato assicurato che le recinzioni hanno sempre delimitato il cantiere e sono state spostate solo temporaneamente per effettuare alcune lavorazioni”. Dai disagi dei residenti a quelli dei lavoratori: i sindacati Fillea Cgil, Filca Cisl e Fenea Uil hanno confermato il perdurare dello stato di agitazione per la scarsa qualità dei pasti serviti a cena, in vari locali, ai lavoratori delle imprese “Webuild-Pizzarotti” e “Seli Overseas” del campo base di Sant’Alessio Siculo e hanno ribadito l'esigenza che venga garantito a tutti un menù degno e rispettoso della dignità dei lavoratori: “Se dovesse perdurare questa incresciosa situazione - hanno evidenziato i segretari Mario Mancini, Francesco Catalano e Vincenzo Curatola - ci vedremo costretti ad attivare tutte le iniziative di mobilitazione dei lavoratori a tutela dei loro diritti”.