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Raddoppio ferroviario, salva la stazione di Letojanni. Le richieste dei sindaci
di Andrea Rifatto | 30/11/2018 | ATTUALITÀ
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Gli amministratori locali a Roma
Importante passo per il raddoppio ferroviario fra Giampilieri e Fiumefreddo. Ieri a Roma nella sala auditorium di Rete Ferroviaria Italiana si è tenuta la Conferenza di servizi per l’esame del progetto definitivo, alla presenza dei Ministeri competenti, degli Enti locali e delle aziende di servizi pubblici interessati per valutare il progetto definitivo dell’opera e stabilire modalità e tempi degli interventi di competenza. Il progetto prevede la realizzazione di un tracciato a doppio binario in variante rispetto alla linea attuale, della lunghezza di circa 42 chilometri, di cui 38 in galleria. Saranno realizzate le fermate di Itala-Scaletta, Nizza-Alì, Sant’Alessio-Santa Teresa, Taormina, Alcantara-Giardini, Fiumefreddo-Calatabiano ed è previsto il collegamento dell’attuale stazione di Letojanni alla nuova linea. Il raddoppio di linea fra Giampilieri e Fiumefreddo, dal costo complessivo di circa 2,3 miliardi di euro, permetterà di aumentare la capacità della linea e di garantire maggiore regolarità per i treni in viaggio fra Messina e Catania, collegamento che è parte integrante del Corridoio ferroviario europeo TEN-T Scandinavia-Mediterraneo. La chiusura della conferenza dei servizi è prevista entro 90 giorni. “Sarà l’opera più importante che nei prossimi dieci anni verrà realizzata in Sicilia” ha detto l’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone, presente a Roma, riferendosi all’approvazione del progetto definitivo del raddoppio della tratta Giampilieri-Fiumefreddo, unica a binario unico della linea Messina-Catania, inserito nell’ambito dei “Progetti Sblocca Italia”. “Con il presidente della Regione Nello Musumeci ci lavoriamo intensamente da un anno e consumato questo passaggio e, contemporaneamente, acquisita la valutazione di impatto ambientale, ad aprile del 2019 potrà essere finalmente espletata la gara d’appalto”. Nella capitale sono giunti il sindaco di Messina e della città metropolitana, Cateno De Luca; il vicesindaco di Taormina, Enzo Scibilia; i sindaci di Letojanni, Alessandro Costa; Castelmola, Orlando Russo; Furci, Matteo Francilia; Nizza, Piero Briguglio; Alì Terme Carlo Giaquinta; Scaletta, Gianfranco Moschella; l’assessore Biagio Gugliotta per Roccalumera. Gli amministratori locali sono rientrati soddisfatti del risultato raggiunto poiché hanno avuto modo di esternare le loro preoccupazioni e presentare alcuni accorgimenti che saranno “calati” successivamente nel progetto. Soddisfatto in particolare il sindaco Costa, poiché dalla riunione è emerso che la stazione di Letojanni, che inizialmente veniva dismessa, non solo resterà attiva ma verrà riqualificata. Contenti anche Scibilia e Russo. Il nodo cruciale per la zona jonica resta la paventata dismissione dell’attuale stazione di Taormina-Giardini, per cui il sindaco della cittadina giardinese, Nello Lo Turco, ha intrapreso una battaglia: il Comune di Giardini, poiché non interessato territorialmente dalle opere che si realizzeranno, è stato invitato a partecipare solo da uditore ed è stato rappresentato dal presidente del Consiglio, Danilo Bevacqua, tornato con l’amaro in bocca ma ancora con la speranza ancora che l’attuale stazione di Taormina-Giardini non venga toccata. Positivo l’intervento del sindaco di Furci, Matteo Francilia, che ha richiesto opere compensative da parte di Rfi per il suo paese e per l’intero comprensorio jonico, comprendendo anche le frazioni e il territorio di S. Teresa e S. Alessio. “Abbiamo chiesto che al posto della vecchia linea venga realizzata una strada, in modo tale da agevolare la viabilità nel nostro paese e nell'intero comprensorio che diventerebbe in questo modo una importante via di fuga permettendo inoltre ai cittadini di raggiungere più velocemente la stazione di S. Alessio - spiega Francilia – in questo modo Furci potrebbe studiare un piano di viabilità nuovo con piste ciclabili e isole pedonali in quanto si riuscirebbe ad alleggerire il traffico veicolare sul lungomare e sulla Statale, anche perché i mezzi pesanti non transiterebbero più dal centro del paese. Poi la realizzazione di un viadotto tra la frazione di Calcare e Giardino per la creazione di una ulteriore via di fuga per raggiungere più facilmente la stazione di S. Alessio dalla strada panoramica di S. Teresa e agevolare in questo modo anche i nostri concittadini di Artale; l’utilizzo della sabbia prodotta dagli scavi dei tunnel ferroviari per il ripascimento della spiaggia di Furci e la realizzazione di una strada nella frazione di Grotte”. L’utilizzo della sabbia per il ripascimento delle spiagge è stato chiesto anche da altri comuni jonici, come Scaletta, così come Alì Terme ha già appropvato un atto di indirizzo per la realizzazione di una strada al posto dell'attuale linea ferrata. Inoltre i sindaci hanno proposto opere consentive e una viabilità alternativa durante l'esecuzione dei lavori. La conferenza sarà aggiornata tra qualche settimana a Palermo e chiusa entro 90 giorni, poi il progetto passerà al vaglio dei Consigli comunali. I lavori dovrebbero partire a fine 2019.