Martedì 15 Aprile 2025
La connessione tra nuova linea e tracciato storico al centro di tesi diverse sul futuro


Raddoppio ferroviario, si scatena la polemica sulla galleria di collegamento con Letojanni

di Andrea Rifatto | 13/04/2025 | ATTUALITÀ

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Tronchet, Arrigo e Lo Monaco

Alla discussione sull’eliminazione della stazione sotterranea di Taormina centro, prevista nel progetto del raddoppio ferroviario Giampilieri-Fiumefreddo, se ne affianca un’altra sull’interconnessione tra la nuova linea e quella storica, prevista con una galleria che attraversa la frazione taorminese di Mazzeo fino a Letojanni. Un tunnel la cui costruzione rende necessario deviare provvisoriamente il tracciato della Strada statale 114 e dell’autostrada A18 (carreggiata direzione Messina), che verranno traslate verso valle. Un intervento che viene fortemente contrastato dall’associazione Patrimonio Sicilia, che ha dato vita al Comitato “Giù le mani da Mazzeo”, la cui azione negli ultimi giorni è stata sposata anche dai sindaci di Taormina, Giardini Naxos e Letojanni, che hanno annunciato di aver chiesto formalmente la convocazione di un tavolo tecnico operativo per valutare la proposta di eliminazione dell’interconnessione. La questione è stata discussa in un incontro pubblico in un hotel di Taormina, organizzato dal presidente e dal vicepresidente di Patrimonio Sicilia, Eddy Tronchet e Piero Arrigo: «Ci chiediamo come sia stato approvato questo progetto dal Comune - ha esordito Tronchet - si capiva che avrebbe avuto un impatto impressionante su Mazzeo, la precedente Amministrazione non se n’è resa conto? C’è stata leggerezza o inconsapevolezza? È una situazione incresciosa, lo abbiamo chiesto all’ex sindaco Mario Bolognari e dovrebbe chiarirlo lui». Irremovibile Arrigo: «La nostra economia potrebbe avere grossi danni - ha detto - questa galleria devasta una zona ricca di vegetazione e provoca un disastro immane sulla Statale 114. L’interconnessione si può creare alla stazione Alcantara, senza così tagliare fuori la stazione di Letojanni. Siamo fiduciosi, anche perchè le amministrazioni hanno sposato la nostra linea». Al tavolo anche il vicesindaco di Taormina, Antonio Lo Monaco, che ha confermato come il sindaco Cateno De Luca sia contrario al tunnel di interconnessione a Letojanni. 

La discussione si è accesa quando Piero Arrigo ha affermato che il Comitato Pro Ferrovia Valle Alcantara e il Comitato Pendolari Siciliani ostacolano la posizione del Comitato “Giù le mani da Mazzeo”: a quel punto sono intervenuti alla discussione i rappresentanti dei due sodalizi. Giosuè Malaponti (Pendolari Siciliani) ha fatto presente come senza galleria la stazione di Letojanni rimarrà tagliata fuori dal raddoppio ferroviario e verrà soppressa, con i viaggiatori costretti a spostarsi a Trappitello o Sant’Alessio-Santa Teresa: “Il progetto è stato approvato dai Comuni nella conferenza del 2018 - ha ricordato Malaponti - ed era presente anche Cateno De Luca nella qualità di sindaco di Messina e della Città metropolitana. Questo discorso doveva essere fatto allora al momento della presentazione delle osservazioni. Se oggi De Luca riesce a far modificare il progetto si vedrà, alla società che sta realizzando i lavori poco importa se non l’interesse a chiedere le penali, che non so chi pagherà, ma i 300-350 milioni di euro da spendere per la stazione di Taormina non potranno essere stornati con un colpo di matita e destinati sulla strada Trappitello-Taormina: serve una variante all’attuale progetto che dovrà seguire un iter e non so se basterà un anno o due per il giro dei Ministeri che dovrà fare». Roberto Di Maria (Ferrovia Valle Alcantara) ha ribadito come il raccordo di Letojanni sia stato approvato da tutti i Comuni in conferenza dei servizi nel 2018, prevede opere di naturalizzazione e tutela secondo le prescrizioni di Soprintendenza e Ministero dei Beni culturali ed è un’opera indispensabile per la riapertura del servizio regionale sulla ferrovia Alcantara-Randazzo, con una mobilità dolce e sostenibile, che senza tunnel lascerebbe isolata la tratta. Il raccordo consente inoltre l’utilizzo della tratta storica costiera Letojanni-Alcantara per il servizio locale metroferroviario, previsione negli anni scorsi richiesta dal Comune di Giardini Naxos.

Dopo l’incontro il Comitato Pro Ferrovia Valle Alcantara ha diramato una nota, a firma di Giovanni Russo e Roberto Di Maria, esprimendo con fermezza la propria contrarietà alla proposta di eliminare dal progetto il futuro raccordo con la stazione di Letojanni, definendola folle e irragionevole, ricordando che lo stesso raccordo era stato richiesto dal Comitato come elemento indispensabile per la riapertura del servizio regionale sulla ferrovia Alcantara-Randazzo, una riattivazione supportata da tutti i sindaci della Valle Alcantara e dalla Presidenza della Regione siciliana. Oltre a ciò, il raccordo consente l’utilizzo della tratta storica costiera Letojanni-Alcantara per il servizio locale metroferroviario. «Le richieste attuali sembrano riportarci indietro di molti decenni, agli anni dei cosiddetti “rami secchi,” - scrivono Russo e Di Maria - quando il trasporto su ferro veniva erroneamente considerato obsoleto rispetto a quello su gomma, e la cessione delle tratte ferroviarie apriva la strada a fini speculativi. Tale scenario, già scongiurato con l’attività di sensibilizzazione del nostro Comitato, minaccia ora di riaffacciarsi, mettendo a rischio la mobilità sostenibile e il rispetto per l’ambiente e del territorio che i rappresentanti locali dovrebbero invece tutelare. Se la proposta dei sindaci di Taormina, Giardini Naxos e Letojanni fosse presa in considerazione da Rete Ferroviaria Italiana, oltre a minare un progetto già avviato e finanziato, comprometterebbe irrimediabilmente la realizzazione di un sistema ferroviario moderno ed ecosostenibile per l’intera valle Alcantara, privando il territorio dei benefici di un collegamento tra le aree metropolitane di Catania e Messina con il cuore della Sicilia. L’idea di riutilizzare la tratta Fiumefreddo-Alcantara, già ufficialmente destinata alla dismissione, appare altrettanto insensata e contraria alle decisioni precedentemente approvate dagli enti locali, incluso il comune di Fiumefreddo». Il Comitato Pro ferrovia Valle Alcantara chiede quindi “il pieno rispetto delle previsioni progettuali del raddoppio ferroviario Messina-Catania per la tratta Fiumefreddo-Letojanni, come da progetto definitivo approvato in Conferenza dei Servizi e successivamente appaltato, e la convocazione del Comitato a qualsiasi riunione tecnica o incontro promosso dall’Ente attuatore, qualora si discuta modifiche al raccordo ferroviario di Letojanni o altre varianti che possano riguardare i comuni di Taormina, Giardini Naxos e Letojanni.


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