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Raddoppio ferroviario, smaltite le acque dalla vasca sequestrata nel cantiere di Nizza
di Andrea Rifatto | 11/11/2024 | ATTUALITÀ
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Le vasche di raccolta degli inerti
Gran via vai di autocisterne nel cantiere del raddoppio ferroviario di Nizza di Sicilia, attorno alle vasche di raccolta degli inerti contenenti arsenico. Nella giornata di sabato i mezzi pesanti di almeno una società specializzata in raccolta, trasporto e smaltimento rifiuti e reflui liquidi hanno fatto ingresso nell’area di stoccaggio per portare via le acque contenute all’interno della vasca sequestrata venerdì scorso dalla Procura della Repubblica di Messina, che ha messo i sigilli contestando l’attività di recupero di rifiuti non pericolosi svolta difformemente alle prescrizioni imposte dal titolo autorizzatorio e l’immissione di rifiuti nelle acque superficiali-sotterranee. Un sequestro svolta nell’ambito di un’indagine il cui perimetro è ancora sconosciuto. Lo svuotamento è stato eseguito dal Consorzio Messina-Catania Lotto Nord a titolo precauzionale, dietro autorizzazione del giudice per le indagini preliminari di Messina e con il parere favorevole del pubblico ministero, dopo l’istanza presentata dai legali del Consorzio, per evitare che le intense precipitazioni previste in questi giorni possano provocare un afflusso di acque superiore alla capacità ricettiva della vasca di raccolta. Le attività di svuotamento sono iniziate sabato in tarda mattinata e sono andate avanti fino alle 20, alla presenza del personale della polizia giudiziaria che ha curato il sequestro (Carabinieri Sezione Pg della Procura) e dell’Arpa, che ha effettuato il campionamento dei reflui liquidi. Le attività di scavo della galleria “Sciglio”, a seguito del rilevamento di concentrazioni di arsenico presente naturalmente nelle terre di scavo, sono ferme da diversi giorni ed è stato avviato il conferimento a impianti autorizzati delle terre su cui è stata rilevata una concentrazione di arsenico superiore ai limiti per il riutilizzo.