Giovedì 21 Novembre 2024
Comizio a Giardini del sindaco di Taormina sulla situazione finanziaria del Consorzio


Rete Fognante, De Luca "assedia" Stracuzzi: "Lo convoco alla Regione per i bilanci falsi"

di Andrea Rifatto | 30/11/2023 | ATTUALITÀ

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Russo, Costa, De Luca ed Elia Mandri

Niente palco e schermo con “effetti speciali”, solo una sedia per parlare dall’alto al gruppo di sostenitori e curiosi radunati in piazza Municipio, dopo il no all’utilizzo dell’aula consiliare e all’occupazione del suolo pubblico per il gruppo parlamentare Sud chiama Nord. Il sindaco di Taormina, Cateno De Luca, è sceso in campo “in casa” del collega Giorgio Stracuzzi per metterlo alle strette sui debiti di Palazzo dei Naxioti con il Consorzio Rete Fognante. Al suo fianco i sindaci di Letojanni e Castelmola, Alessandro Costa e Orlando Russo, e il presidente dell’ente consortile Alfredo Elia Mandri. “Prendiamo atto dell’impegno dell’Amministrazione comunale di Giardini Naxos di saldare entro il 31 dicembre i 2,8 milioni di euro di arretrato - ha esordito De Luca - ma stando agli atti non riusciranno a farlo e questo non mi fa stare sereno. Li marcherò a vista su questa vicenda, perchè si creano danni anche anche a Taormina e agli altri due comuni, non sono interessato alle dinamiche politiche giardinesi e non sostengo mozioni di sfiducia”. Il primo cittadino taorminese ha ricordato come nel bilancio di previsione dello scorso anno Palazzo dei Naxioti abbia correttamente previsto come quota per la Rete Fognante 907mila euro per il 2022, ma poi solo 50mila euro per il 2023 e 50mila euro per il 2024: “Se questi sono i dati il bilancio è falso - ha sostenuto De Luca - la spesa del Consorzio è obbligatoria e continuativa, non si può sottostimare. Visto che il sindaco ha impedito al gruppo parlamentare di fare attività a Giardini Naxos, allora adesso il Comune sarà convocato in Commissione bilancio all’Ars a confronto con gli Uffici ispettivi dell’Assessorato Autonomie locali e poi manderemo gli atti alla Corte dei conti”. 

Il leader di Sud chiama Nord ha fatto emergere anche un altro aspetto dei bilanci naxioti, ossia l’aver previsto per due anni consecutivi un’entrata di 1 milione 747mila 406 euro per il ruolo del canone idrico e di depurazione a differenza dei soli 50mila euro in uscita:  “Da ciò si deduce che le entrate per il canone idrico-depurazione siano state utilizzate per altro e questo è vietato dalla legge - ha rimarcato in piazza - quindi mancano i soldi da dare al Consorzio in uscita e mancano anche in entrata, se sono state riscosse e destinate ad altro c’è un disavanzo di gestione di oltre 3,5 milioni di euro. Per questo partirà un esposto. L’assessore al Bilancio Salvatore Spartà - ha concluso Cateno De Luca - si è dimesso perchè non poteva mettere a repentaglio la propria posizione per coprire bilanci falsi”. Elia Mandri ha reso noto che entro marzo bisognerà effettuare lavori per 700mila sugli impianti di depurazione, dunque “ognuno deve fare la propria parte altrimenti in estate estate ci sarà un disastro”, mentre i sindaci Costa e Russo hanno auspicato unità di intenti dei quattro comuni consorziati: “Prendiamo il deputato De Luca come risorsa per il comprensorio, al di là dei colori politici - ha detto il sindaco di Letojanni - negando l’aula consiliare si è persa un’opportunità per conoscere la situazione anche al Consiglio, che dovrà deliberare sui 2,8 milioni di euro di arretrato da versare”. 


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