Giovedì 21 Novembre 2024
L'Assemblea dà il via libera alla proposta dell'Osl, il sindaco si impegna per il residuo


Rete Fognante, ok dai sindaci alla transazione di Taormina. De Luca: "Pagherò il resto"

di Andrea Rifatto | 25/01/2024 | ATTUALITÀ

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La riunione al Consorzio Rete Fognante

Sì alla transazione, ma anche il debito rimanente sarà pagato. Il Consorzio per la Rete Fognante approva la proposta formulata nei giorni scorsi dall’Organismo straordinario di liquidazione del Comune di Taormina relativa al pagamento dei debiti contratti da Palazzo dei Giurati con l’ente consortile per gli anni dal 2008 al 2020. L’istanza di ammissione alla massa passiva, per il pagamento di 3 milioni 914mila 158 euro di arretrati, era stata inviata il 10 maggio dello scorso anno dall’allora presidente Mauro Passalacqua e la commissione ha proposto di chiudere la partita alla cifra di 2 milioni 259mila 378 euro, di cui 1 milione 998mila 762 euro relativi al periodo fino al 31 dicembre 2012 con un taglio del 60%, 137mila 306 euro per gli anni dal 2013 al 2017 al 50% e 123mila 309 euro dal 2018 al 2020 per il 40%. Il presidente del Consorzio, Alfredo Elia Mandri, aveva chiesto un confronto con i sindaci e adesso è arrivato il via libera alla transazione, che sarà accettata dall’Assemblea consortile per ottenere il pagamento dell’importo in un unica soluzione entro 30 giorni. Al tavolo, oltre Elia Mandri, hanno preso parte i sindaci Cateno De Luca (Taormina), Alessandro Costa (Letojanni), Orlando Russo (Castelmola) e l’assessore al Bilancio Rosario Passari per Giardini Naxos. Gli amministratori hanno detto sì alla transazione dopo aver avuto rassicurazioni da De Luca che il debito rimanente del Comune di Taormina, pari a 1 milione 654mila 780 euro non riconosciuti dall’Osl e che andrebbero divisi pro quota tra gli enti consorziati, saranno versati entro fine anno da Palazzo dei Giurati: “Ci impegniamo a mettere a disposizione la cifra necessaria a coprire la differenza - ha confermato il sindaco di Taormina - a condizione che ogni Comune rispetti le scadenze stabilite. Il vertice del Consorzio ha espresso come interesse esclusivo quello di far funzionare l'ente, riconoscendo che il suo corretto andamento dipende essenzialmente dalle entrate fornite dai soci: la collaborazione tra i Comuni e il Consorzio è essenziale per garantire il buon funzionamento delle infrastrutture fognarie e il benessere delle comunità coinvolte”. 

Soddisfatto il presidente Elia Mandri: “In queste condizioni si sarebbe creata una bolla debitoria che avrebbe messo in seria difficoltà tutti i Comuni consorziati - ha commentato - il sindaco Cateno De Luca, con grande senso di responsabilità, ha comunicato all’Assemblea che ripianerà la differenza a conclusione della fase di dissesto finanziario prevista per i mesi di maggio-giugno. Ancora una volta ci tengo a ringraziarlo perchè ci pone al riparo da squilibri finanziari difficilmente risolvibili. Con l'azione di oggi finiscono anche gli alibi per tutti i Comuni che dovranno fare la loro parte”. Il vertice del Consorzio per la Rete Fognante ha evidenziato anche come siano notevolmente diminuiti i costi per l’energia elettrica grazie all’uscita dal regime di salvaguardia: ad ottobre (ultimo mese in contratto di salvaguardia) la bolletta era stata di 168mila 532 euro, mentre a dicembre è scesa a 79mila 414 euro: “Con il passaggio alla fornitura Consip c’è stato un risparmio di 89mila 117 euro, pari al 53% - evidenzia Alfredo Elia Mandri - che su proiezione annua ci consentirà di risparmiare oltre 700mila euro”.


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