Rifiuti, chiusa la discarica di Lentini: è emergenza per 200 comuni siciliani
di Andrea Rifatto | 21/06/2024 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 21/06/2024 | ATTUALITÀ
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Stop ai conferimenti da oggi
Chiuso dalle 12 a data da destinarsi. È l’avviso comparso oggi all’ingresso della discarica di Lentini, l’impianto di trattamento meccanico-biologico dei rifiuti indifferenziati della società “Sicula Trasporti”, che rischia di aprire un’emergenza per metà dei comuni siciliani. Questa mattina gli amministratori giudiziari, visto che l’azienda è commissariata dal 2020 in seguito all’inchiesta “Mazzetta Sicula”, hanno comunicato l’immediata sospensione dell’attività.a Regione, Arpa Sicilia, Asp, Città Metropolitana di Catania e prefetture delle province dei comuni che conferiscono nell’impianto di contrada Coda Volpe, facendo scattare la preoccupazione di 200 sindaci siciliani. La chiusura è legata ai provvedimenti del Tribunale di Catania e dell’Assessorato regionale all’Energia, che hanno negato l’autorizzazione al proseguimento dei conferimenti in discarica in attesa della definizione delle istanze di verifica per la Via, la valutazione di impatto ambientale, che sarebbe in fase di rilascio in attesa delle valutazione sulla insussistenza dei rischi sanitari, ambientali e culturali della Città metropolitana di Catania e dell’Arpa. “Ritenuto di doversi adeguare alle perplessità degli Enti preposti al controllo e alla regolamentazione del trattamento dei rifiuti, senza però condividerlo – scrive la Sicula Trasporti nella nota – considerato che la esponente non è in grado di rinvenire discariche ove conferirei sovalli trattati e che non ha quindi valide alternative a quelli di conferirli presso impianti di recupero energetico, comunica la immediata chiusura, a partire dalle 12 di oggi, degli impianti di Trattamento meccanico e biologico siti in contrada Coda Volpe fino alla definizione delle istanze di assoggettabilità a Via o a differenti provvedimenti dell’Autorità competente”. Una decisione che potrebbe avere gravi effetti considerato che a Lentini conferiscono 200 comuni, in larga parte della Sicilia orientale. Da domani si bloccherà la raccolta dell’indifferenziato anche nei comuni della zona jonica messinese, dove già alcune amministrazioni come Furci, Roccalumera, Nizza, Fiumedinisi, Alì e Alì Terme hanno comunicato ai cittadini la sospensione del ritiro del residuo secco previsto il sabato, invitando a non esporre i contenitori. "La notizia della chiusura dell’impianto di trattamento meccanico-biologico dei rifiuti di Lentini a data da destinarsi rappresenta un fatto di estrema gravità in un sistema impiantistico già estremamente precario e caratterizzato da costi elevatissimi superiori ad ogni altra parte di Italia che si riversano su cittadini e imprese - affermano Paolo Amenta e Mario Emanuele Alvano, presidente e segretario generale dell’Anci Sicilia - ci auguriamo che il Governo regionale intervenga tempestivamente anche attraverso l’utilizzo dei poteri commissariali attribuiti con legge al presidente della Regione. Le azioni da porre in essere non possono limitarsi alla realizzazione dei termovalorizzatori – aggiungono Amenta e Alvano – ma occorre lavorare ad iniziative capaci di dare ai comuni e ai cittadini risposte nell’immediato e fino a che non si possa contare definitivamente su nuovi impianti. E da questo punto di vista occorrerebbe valutare anche l’attivazione, entro il 30 giugno, della procedura per individuare gli impianti minimi”. Per Giuseppe Lombardo, deputato regionale di Sud chiama Nord, “l'ennesima vergogna nella gestione dei rifiuti in Sicilia, che si consuma in piena estate colpendo duramente la metà dei comuni siciliani. Oltre al danno di dover pagare 400 euro a tonnellata per la frazione indifferenziata, ora si aggiunge la beffa di dover interrompere la raccolta dei rifiuti a partire da domani- L’attuale governo regionale dimostra ancora una volta la sua inadeguatezza nella gestione dei rifiuti - prosegue Lombardo - concentrandosi solo sulla grande operazione dei termovalorizzatori con la gestione commissariale, senza risolvere in questi anni la carenza di impianti necessari per il trattamento, un problema prioritario rispetto ai termovalorizzatori stessi. La gestione di acqua e rifiuti in Sicilia è un disastro annunciato per questa estate, con la responsabilità diretta di Musumeci e Schifani”.