Rifiuti, emergenza alle porte in 14 comuni jonici: i sindaci si appellano a Musumeci
di Andrea Rifatto | 19/10/2020 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 19/10/2020 | ATTUALITÀ
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L'incontro di sabato a Giardini
Si rischia la crisi del sistema di raccolta rifiuti in 14 comuni della zona jonica, a causa dei ritardi dell’Urega di Messina nel concludere le gare d’appalto per affidare la nuova gestione alle ditte private che svolgeranno raccolta e smaltimento per conto della Srr Messina Area Metropolitana. Se n’è discusso sabato a Giardini Naxos nel corso di un incontro con il sindaco metropolitano Cateno De Luca, il presidente della Srr e commissario straordinario dell’Ato Me4, Nicola Russo, i sindaci Giorgio Stracuzzi (Giardini), Alessandro Costa (Letojanni), Sebastiano Gugliotta (Pagliara), Giuseppe Cundari (Gaggi), l’assessore Natale Ferlito per Sant’Alessio e l’on. Danilo Lo Giudice. Il 30 novembre scadrà l’ordinanza di proroga del sindaco metropolitano, firmata a partire dall’aprile del 2019 e non più rinnovabile visto il raggiungimento del limite dei 18 mesi previsto dalla legge, della gestione commissariale dell’Ato Me4 nei comuni di Antillo, Castelmola, Forza d'Agró, Gaggi, Gallodoro, Itala, Letojanni, Mandanici, Mongiuffi Melia, Pagliara, Sant'Alessio, Savoca e Scaletta e allo stesso tempo Giardini, fuoriuscito già da tempo dall’Ato, non potrà più prorogare gli affidamenti alle ditte esterne con ordinanza sindacale, avendo già raggiunto i 18 mesi. Dunque si rischia la paralisi. “Dall’1 dicembre questi comuni non avranno più garantito il servizio e dovranno organizzare singolarmente (o in maniera concertata tra loro) i servizi di raccolta con una propria gestione diretta, al fine di evitare inconvenienti di natura igienico-sanitaria - ha fatto presente De Luca - nonostante la pubblicazione della gara da parte della Srr sia avvenuta a luglio 2019 ancora ad oggi l’Urega, nonostante i ripetuti solleciti, non ha concluso le operazioni relative ai cinque lotti e le operazioni di valutazione delle offerte tecniche sono iniziate il 9 gennaio e poi proseguite nelle sole sedute del 5 febbraio, 13 maggio e 30 giugno. Solo il 13 ottobre - ha rimarcato il sindaco metropolitano - su richiesta del presidente della Srr dello scorso mese di settembre, l’Urega ha comunicato la proposta di aggiudicazione per i lotti 2 (Castelmola, Gaggi, Gallodoro, Letojanni, Mongiuffi Melia) e 3 (Mandanici e Pagliara); seguiranno le fasi di verifica dei soggetti aggiudicatari e, senza ricorsi e contenziosi, si potrà procedere alla gestione in ordinario non prima di quattro mesi dall’aggiudicazione”. I partecipanti all’incontro chiederanno quindi già oggi a Musumeci (presenta a Santa Teresa per inaugurare lo stadio da calcio) un incontro per valutare la proroga della gestione commissariale Ato Me4 almeno per altri due mesi. “La vera lotta alla burocrazia, specialmente per quanto riguarda il tema dei rifiuti, dovrebbe attuarsi in termini reali e non con i proclami contro i dipendenti regionali senza cambiare nulla - ha aggiunto Cateno De Luca - si potrebbe, ad esempio, già immediatamente intervenire con annullamento delle commissioni Urega, inadeguate per i servizi di raccolta e spazzamento, e dedicando una mini commissione regionale Via solo per quanto riguarda l’impiantistica dei rifiuti, con 6-8 esperti che valutino le proposte oramai ferme al palo da due anni e che stanno mettendo in ginocchio i comuni con ‘viaggi della munnizza’ da Palermo e Catania e da Milazzo ad Alcamo, ecc. A breve, come oramai noto, i Comuni e le Srr si dovranno sobbarcare i costi per spedire fuori regione i rifiuti con le tariffe che schizzeranno alle stelle e la Regione siciliana, vera colpevole del ritardo accumulato (vedi gestione emergenziale 2018 e mancata attuazione del Piano Rifiuti), gioca a scaricabarile con i sindaci realmente impotenti di fronte alla sventura che sta per capitare”. De Luca ha evidenziato come grazie alla sua ordinanza dall’aprile 2019 a oggi è stato possibile permettere ai 13 Comuni dell’Ato Me4 la continuità del servizio di raccolta e spazzamento, incrementando notevolmente anche i livelli di raccolta differenziata, passando dal valore medio del 22% al 67% negli ultimi mesi, con punte in alcuni comuni di oltre l’80%.