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Rifiuti, la Sicilia che non vuole cambiare: arriva l'ennesima proroga
di Andrea Rifatto | 16/01/2015 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 16/01/2015 | ATTUALITÀ
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La Regione teme il blocco della raccolta dei rifiuti
L’era delle proroghe non è finita. La gestione integrata del ciclo dei rifiuti in Sicilia, così come immaginata dal Governo regionale al varo della legge 9/2010, non riesce a vedere la luce. La quasi totalità delle Società di regolamentazione rifiuti (Srr), nuovi organismi che avrebbero dovuto occuparsi del ciclo dei rifiuti prodotti dai cittadini siciliani a partire dal 1° ottobre 2013, termine massimo fissato dalla norma, non ha ancora provveduto all’affidamento del servizio, così come molti Comuni non hanno fatto decollare gli Aro (Ambiti di raccolta ottimale): situazione che ha portato il presidente della Regione, Rosario Crocetta, a firmare l’ennesima ordinanza di proroga (l’ultima era in scadenza ieri), la quinta dal settembre 2013, per far sì che fino al 30 giugno 2015 rimanga in vigore l’attuale sistema di gestione, che vede gli Ato e i rispettivi commissari al vertice del sistema. Inutili, dunque, i termini fissati con il precedente provvedimento firmato da Crocetta, che ordinava entro il 15 novembre 2014 l’adozione da parte degli organi della Srr della dotazione organica secondo quanto previsto dalla L.r. 9/2010 e dall’accordo quadro sottoscritto con le parti sociali, ed entro il 15 dicembre la trasmissione all’assessorato regionale dell’Energia dei piani d’ambito. Ma l’urgenza ha avuto la meglio anche questa volta, e per far sì che “vengano adottate tutte le misure necessarie per il superamento della situazione di criticità che si verrebbe a creare a livello regionale”, non essendoci altre soluzioni “compatibili con la garanzia di elevati livelli di tutela ambientale e sanitaria”, meglio lasciare tutti al loro posto per altri sei mesi, perché la paura di vedere le strade dell’Isola invase dai rifiuti è troppo alta. E così ieri l’assessore regionale all’Energia e ai Servizi di Pubblica utilità, Vania Contrafatto, ha rinnovato fino al 30 giugno gli incarichi ai commissari straordinari degli Ato, con qualche variazione rispetto agli incarichi assegnati in precedenza. I dipendenti regionali che si occuperanno del ciclo dei rifiuti ai vertici degli ambiti territoriali ottimali sono Raffaele Di Salvo (Ato Pa1), Giovanni Cancilla (Ato Pa3), Antonino Lo Brutto (Ato Pa4), Salvatore Gueli (Ato Pa5), Giuseppe Carapezza (Ato Pa6), Antonio Barone (Ato Me3), Ettore Ragusa (Ato Me4), Nicola Russo (Ato Rg1), Eugenio Amato (Ato En1), Enrico Vella (Ato Cl1), Achille Furioso (Ato Ag1), Alberto Pulizzi (Ato Ag2), Francesco Mannone (Ato Ag3), Sonia Alfano (Ato Tp2). Dovranno adottare con la massima urgenza, e in caso di inerzia prendere gli opportuni provvedimenti sostitutivi, l’espletamento degli adempimenti da parte delle Srr e dei Comuni, in particolare l’adozione della dotazione organica, la redazione e successiva trasmissione alla Regione dei piani d’ambito e il varo di tutti gli atti necessari per l’affidamento del servizio di gestione dei rifiuti. Sei mesi sembrano un lasso di tempo in cui potrebbe finalmente chiudersi la partita: chissà se nei cassetti di Palazzo d’Orléans si nasconde già l’ennesima ordinanza di proroga…