Giovedì 21 Novembre 2024
Ritardi nel pagamento degli stipendi dalla Lts Ambiente: intervento dei sindacati


Rifiuti, lavoratori in stato di agitazione da Furci a Fiumedinisi: si rischia lo sciopero

di Redazione | 07/02/2024 | ATTUALITÀ

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Sindacalisti e lavoratori oggi a Roccalumera

Stato di agitazione per i lavoratori della Lts Ambiente in servizio all’Aro del Dinarini (Roccalumera e Furci Siculo) e all’Aro del Nisi (Fiumedinisi, Nizza, Alì Terme e Alì). La ditta non ha ancora versato lo stipendio del mese di dicembre, che andava versato entro il 15 gennaio, e tra gli operatori cresce la preoccupazione, anche perchè il 15 febbraio scade il termine per le paghe di gennaio. I sindacati Fp Cgil e Fit Cisl hanno attivato lunedì le procedure di raffreddamento alla Lts Ambiente  per trovare una risoluzione positiva della vertenza, ma finora non hanno ricevuto nessuna certezza sui pagamenti nè convocazione di un incontro. Questa mattina nella sede della società a Roccalumera si è svolta un’assemblea sindacale con i responsabili dei servizi igiene e ambiente della Fp Cgil Carmelo Pino e della Fit Cisl Salvatore Todaro, che hanno discusso della problematica con i lavoratori per trovare una risoluzione positiva della vertenza. 

“Negli ultimi mesi registriamo ritardi cronici nel pagamento degli stipendi - affermano Pino e Todaro - con forti tensioni tra i lavoratori che ogni giorno assicurano regolarmente il servizio pubblico. Abbiamo sospeso lo straordinario e i prolungamenti orari, i lavoratori per andare avanti hanno chiesto aiuto a familiari ed amici per poter pagare mutui/prestiti, utenze e medicinali, in un momento difficile dove si fa sempre più fatica per il carrello della spesa non prendere regolarmente lo stipendio diventa un dramma. Auspichiamo a breve una soluzione altrimenti saremo costretti a dichiarare lo sciopero del servizio pubblico che penalizzano i cittadini che ogni giorno pagano la Tari”. Superati i cinque giorni dall’attivazione delle procedure di raffreddamento, i sindacati valuteranno anche se rivolgersi alla prefetta di Messina per denunciare la situazione e i ritardi nei pagamenti, che non sarebbero legati a mancati versamenti delle fatture da parte dei Comuni.


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