Rifiuti, sindaci dell’Ato4 sul piede di guerra: "Non è colpa nostra se il sistema non va"
di Andrea Rifatto | 14/04/2018 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 14/04/2018 | ATTUALITÀ
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La riunione di Letojanni
Se il sistema rifiuti gestito dall’Ato Me4 non funziona come dovrebbe non è solo colpa dei sindaci. Lo hanno ribadito gli amministratori, decisi a fare valere le proprie ragioni, nel corso di una riunione svoltasi nell’aula consiliare di Letojanni, su convocazione del sindaco di Antillo, Davide Paratore, All’invito hanno risposto quasi tutti: erano infatti presenti i sindaci Alessandro Costa (Letojanni), Nello Lo Turco (Giardini Naxos), Orlando Russo (Castelmola), Giuseppe Cundari (Gaggi), Paolino Lo Giudice (Graniti), Angelo Piazza (Mojo Alcantara), Davide Paratore (Antillo), Marcello Bartolotta (Limina), Santino Russo (Roccafiorita), Marco Saetti (Casalvecchio), Danilo Lo Giudice (S. Teresa), Giovanni Foti (Sant’Alessio), Fabio Di Cara (Forza d’Agrò), Nino Crisafulli (Itala), Gianfranco Moschella (Scaletta), Giovanni De Luca (Fiumedinisi), Giuseppe Marino (Alì Terme), Sebastiano Gugliotta (Pagliara) ii vicesindaci Leonardo Longo di Mongiuffi Melia e Gaetano Currò di Motta Camastra. Gli amministratori hanno voluto innanzitutto ribadire come i problemi del funzionamento del sistema non siano addebitabili solo ai Comuni ma serve chiarezza per trovare le giuste soluzioni, soprattutto per poter spiegare ai cittadini il perché di bollette salate, spesso a fronte di servizi carenti, che le amministrazioni si vedono costrette ad aumentare visto che è necessario dare intera copertura ai servizi ambientali con gli introiti degli utenti. Criticità più volte lamentate con l’Ato Me4 in liquidazione, che vanno dal servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, alla differenziata, sino allo spazzamento e al lavaggio di strade e cassonetti. Ma sono soprattutto i piani finanziari a essere contestati, spesso con difformità rispetto a quella che è la reale consistenza dei servizi erogati. È stato evidenziato, ad esempio, come i Comuni facenti parte della società in liquidazione siano scesi da 32 a 22 ma in alcuni casi i costi siano aumentati siano aumentati e come vi siano centri che non pagano da anni ma godono dei servizi come quelli in regola. La volontà dei sindaci è quella, come soci dell’Ato Me 4, di esaminare i costi e dare degli indirizzi, esercitando a pieno il ruolo di azionisti. I sindaci si presenteranno quindi mercoledì all’assemblea dell’Ato Me4 con un documento contenente alcune richieste mirate all’efficienza e alla trasparenza, insieme a precise proposte per puntare a un cambio di registro finalizzato a un miglioramento dei servizi. E ovviamente a un abbassamento dei costi.