Rischio disastro ambientale a Giardini Naxos, il fiume Alcantara a ridosso del depuratore
di Andrea Rifatto | oggi | ATTUALITÀ
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L'argine crollato durante la piena del fiume
C’è il rischio di un disastro ambientale a Giardini Naxos dopo il maltempo di una settimana fa. La piena del fiume Alcantara ha infatti distrutto l’argine sinistro e provocato una severa erosione del terrapieno esistente, in prossimità della foce, a ridosso dall’impianto di depurazione di contrada Pietrenere, adesso a rischio allagamento. L’erosione spondale risulta notevolmente critica nella zona dove sono ubicati i bacini di ispessimento fanghi e del biodigestore e l’attuale stato dei luoghi determina un imminente pericolo di frana con grave pregiudizio delle strutture consortili. Mercoledì il presidente del Consorzio per la Rete Fognante, Alfredo Elia Mandri, ha incontrato a Santa Teresa di Riva il dirigente generale del Dipartimento regionale della Protezione civile, Salvo Cocina, esponendo il problema e le possibili soluzioni e subito dopo il Consiglio di amministrazione del Consorzio ha deliberato la richiesta alla Regione della dichiarazione di stato di calamità naturale per gli eventi meteo avversi che hanno colpito il depuratore consortile. “Abbiamo chiesto l’intervento della Protezione civile regionale - spiega Elia Mandri, presidente - che emetterà un’ordinanza per effettuare immediatamente gli interventi di messa in sicurezza, altrimenti richiamo un disastro ambientale di notevole portata. Ormai tra l’argine del fiume e le nostre strutture consortili sono rimasti, in alcuni punti, appena 80 centimetri, quindi servirà un intervento di somma urgenza». Il presidente ha ringraziato i tecnici del Consorzio che da sabato scorso hanno incessantemente lavorato alla predisposizione della documentazione, inoltrata mercoledì sera alla Regione e agli Enti interessati. Ieri è arrivata già la prima risposta, visto che Cocina è stato designato commissario delegato con l’incarico di provvedere al censimento dei danni, alla redazione del piano degli interventi per la riparazione degli stessi e per il ripristino e la messa in sicurezza dei luoghi, nonché per la realizzazione delle azioni di somma urgenza per ripristinare e rendere sicure le strutture dei muri d’argine del fiume Alcantara a protezione del depuratore consortile di Giardini Naxos. Secondo la relazione redatta dal responsabile del Servizi tecnici-manutentivi del Consorzio per la Rete Fognante, il geometra Carmelo Lo Pinto, la spesa necessaria per intervenire ammonta a 2 milioni 680mila euro, somma da utilizzare per creare una barriera con massi ciclopici di quarta categoria per una lunghezza fluviale di circa 200 metri. Intervento ritenuto fondamentale per garantire la regolare e continua funzione degli impianti e al fine di evitare ulteriori e gravi danni, anche di natura ambientale. Già il 20 gennaio si è recato sui luoghi il responsabile della Protezione civile per la provincia di Messina, l’ingegnere Bruno Manfrè, che ha potuto constatare la grave erosione della sponda sinistra dell’asta fluviale dell’Alcantara, con l’interessamento delle aree demaniali in concessione al Consorzio.