Giovedì 21 Novembre 2024
Rimosse le attrezzature per evitare danni. Non mancano le perplessità degli operatori


Rischio maltempo e mareggiate, spiagge sgomberate in anticipo da Comuni e privati

di Andrea Rifatto | 06/09/2023 | ATTUALITÀ

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Beni e attrezzature rimossi in fretta

Camion, ruspe e operai sono comparsi all’improvviso, quando ancora le spiagge sono frequentate da residenti e villeggianti. Partono in anticipo le operazioni di smontaggio degli arenili in alcuni comuni jonici. Le previsioni meteorologiche annunciano i il passaggio con molta probabilità di un ciclone subtropicale sullo Ionio, un fenomeno che fa crescere il rischio di mareggiate tra oggi e domani. Così da lunedì mattina a Santa Teresa di Riva e Furci Siculo e poi anche in altri comuni sono partiti gli interventi disposti dai Comuni per rimuovere passerelle, isole ecologiche per la raccolta differenziata, docce e altre attrezzature posate all’inizio della stagione per garantire ai bagnanti la fruibilità delle spiagge libere; parallelamente anche gli stabilimenti e le attività private si sono attivate per rimuovere ombrelloni e sdraio e tutte le strutture collocate a ridosso della battigia, temendo che i marosi possano provocare danni anche seri. Già in passato, infatti, mareggiate improvvise hanno trascinato in mare le attrezzature, sia pubbliche che private, spesso con danni ingenti considerato il loro costo. Nei due comuni la stagione Bandiera blu si è conclusa ufficialmente tra domenica e lunedì, ma le temperature favorevoli consentono ancora di frequentare le spiagge, mareggiata permettendo.

“Non possiamo vanificare i sacrifici fatti in questi anni per rendere competitiva la nostra spiaggia - commenta il sindaco di Furci Siculo, Matteo Francilia - il rischio maltempo è alto, per adesso rimuoviamo tutto ma abbiamo mantenuto alcuni servizi, come i punti doccia spostati a ridosso del lungomare, perchè la stagione estiva non è finita”. Rimosso quasi tutto dall’arenile santateresino, soprattutto le costose docce solari: “Purtroppo la cultura del turismo qui dura solo due mesi - commenta la titolare di un bed and breakfast sul lungomare - la Romagna viene devastata più volte durante l’anno da bruttissime mareggiate e alluvioni, ma subito dopo tutto viene ripristinato dai lidi ai servizi essenziali. Qui i turisti di maggio, giugno, settembre e ottobre non sanno nemmeno che esistono le docce, si potrebbero fare degli attacchi sul muro del lungomare per il periodo più a rischio. Restiamo sempre indietro su tutto, il nostro è resterà un turismo di approssimazione”.


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